Riforma del Senato, non verrà ritirato il ddl Chiti

Vannino Chiti (licenza CC-BY-SA-3.0)
Vannino Chiti (licenza CC-BY-SA-3.0)

Il ddl di riforma del Senato proposto da Vannito Chiti e da altri 21 esponenti ‘ribelli’ del Partito Democratico a Palazzo Madama non verrà ritirato; ad annunciarlo il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, al termine dell’assemblea del gruppo sulle riforme. Ha spiegato Zanda: “Chiti non ritirerà la sua proposta, che farà parte della discussione in Commissione. Poi naturalmente verrà adottato un testo base e inizierà la fase degli emendamenti”.

La proposta di un testo base è stata presa con una decisione frutto di votazione a larghissima maggioranza dell’Aula di Palazzo Madama. Secondo Zanda, il Pd è favorevole a “un nuovo Senato che sia frutto di elezioni di secondo grado”; inoltre, “la necessità che il processo riformatore sia rapido è condivisa da tutti i senatori del Pd”. In ogni caso, conclude il presidente dei senatori Pd, l’obiettivo è “di arrivare a modifiche condivise”.

Stamattina, intervenendo alla trasmissione ‘Agorà’, Davide Faraone, deputato renziano del Pd, aveva affermato: “Si ritira il disegno di legge Chiti sulla riforma del Senato? Ne stiamo discutendo, ma credo di sì, perché è chiaro che rientra nell’intesa e nelle decisioni del Partito democratico”. La proposta Chiti ha trovato, nei giorni scorsi, il consenso del Movimento 5 Stelle, che attraverso il capogruppo Vincenzo Santangelo aveva precisato: “Quello presentato da Chiti al Senato è di fatto il nostro testo, ad eccezione di una questione che riguarda il taglio delle indennità. Ma su tutto il resto non possiamo non essere d’accordo visto che ricalca la nostra proposta”.

Redazione online