
Come sempre alla vigilia delle festività si moltiplicano i controlli sui prodotti alimentari dei carabinieri dei Nuclei antisofisticazione e sanità (Nas) che, in una maxi operazione di controllo nella sicurezza alimentare condotta nelle utlime due settimane in tutta Italia, hanno sequestrato oltre 360 tonnellate di prodotti, chiuse o posto sotto sequestro 6 strutture e denunciato 629 persone, contestando violazioni amministrative per 600mila euro.
In totale sono stati impegnati oltre 38 nuclei dei Nas dislocati sul territorio che hanno eseguito più di 1.500 ispezioni in attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle mense e dei menù pasquali: dolci, pesce, frutta, verdura, salumi, formaggi, carne.
Tra gli alimenti sequestrati: 22 tonnellate di prosciutti tenuti in un magazzino sporco e ruggine, alimenti contaminati da escrementi di roditori 5 tonnellate tra uova, colombe e dolci pasquali scaduti e in cattivo stato ma anche caramelle nocive di colorante.
A Brescia sono state appunto sequestrate oltre 800mila caramelle, che in bse alle analisi effettuate sul prodotto emergeva la presenza del colorante blu brillante (E133) in misura superiore ai limiti consentiti dalla legge. Tale superamento, secondo alcuni studi, potrebbe provocare nei bambini nausea, iperattività, orticaria, insonnia.
A Lecce in un laboratorio di una pasticceria della provincia di Salento sono state sequestrate centinaia di uova di gallina rotte, in evidente stato di alterazione e che sarebbero state utilizzate nella produzione di prodotti dolciari.
Tra Milano, Genova e Livorno invece sono state sequestrate centinaia di colombe pasquali vendute come “artigianali”, ma che in realtà erano prodotte da altre aziende.
A Bari sono state sequestrate oltre una tonnellata tra uova di cioccolato e colombe prive di etichette ed in evidente cattivo stato di conservazione, detenute in un deposito privo di autorizzazioni invaso da muffe e parassiti.
Sempre a Bari, in una salumeria i Nas hanno sequestrato oltre 600 confezioni di alimenti sottolio, vegetali inscatolati (piselli, fagioli, lenticchie, barattoli di pomodoro pelati e pesto con data di scadenza, risalente ad almeno 7 mesi, contraffatta con l’applicazione di false etichette su quelle originali.
A Napoli, in un bar-pasticceria-ristorante della provincia, ha sequestrato oltre 3 tonnellate di alimenti tra cornetti, brioche, rustici, spigole, orate, pezzogne, privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità. Mentre in un’industria dolciaria della provincia, i carabinieri hanno chiuso una linea produttiva in quanto abusivamente attivata e carente dei requisiti minimi strutturali e igienico – sanitari. S
In totale sono stati sequestrati 22 tonnellate di prodotti dolciari finiti confezionati in dei fusti privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità e destinati alla farcitura di prodotti di pasticceria.
Il Nas di Perugia, in un salumificio sono stati accertati la presenza di sporco e ruggine, scrostatura di pareti e soffitti, che ha comportato l’immeditata chiusura dello stabilimento e al sequestro di 22 tonnellate di prosciutti IGP e speck.
Altre 24 tonnellate di frutta e verdura invece sono state sequestrate nella provincia umbra in quanto contaminate da agenti atmosferici e inquinanti ambientali.
Infine, a Roma, sono stati sequestrati oltre 160 tonnellate di alimenti in una piattaforma distributiva all’ingrosso gestita da due cittadini pakistani e 1.600 litri di bevande, di provenienza indiana e pakistana, detenuti in pessime condizioni igienico sanitarie e contaminati da escrementi di roditori.
Redazione