Una situazione davvero ingarbugliata e di difficile soluzione. Nonostante le cinque vittorie consecutive e l’Europa League (obiettivo stagionale) ad un passo, la posizione di Seedorf pare fragile come non mai. La società non pare più dalla parte dell’olandese che, al momento, sembra rimasto solo, abbandonato al suo destino. Le certezze di un tempo si sono volatilizzate in un lampo. Molti giocatori non vorrebbero la sua conferma per la prossima stagione e, come se non bastasse, il silenzio di Galliani fa sempre più rumore.
Ma rinunciare a Seedorf sarebbe un suicidio, almeno a livello economico. L’ex stella del Milan ha un contratto garantito per altri due anni (decisione presa dal patron Berlusconi). Sostituirlo significherebbe perdere circa sette milioni di euro (ingaggio lordo del tecnico rossonero). Soldi a cui andrebbero aggiunti almeno altri tre milioni da investire sul nuovo allenatore (anche nel caso fosse una soluzione interna, come quella che porta ad Inzaghi).
Insomma, salutare Seedorf vorrebbe dire addio ad almeno 10 milioni di euro, tanti, troppi per la casse già semi vuote del Diavolo. E quindi? L’impressione è che tutto resterà tale, almeno fino al termine della stagione poi, a bocce ferme, si troverà una soluzione che possa salvaguardare tutti ma, soprattutto, le casse del Milan. Che il rapporto tra Seedorf e il club rossonero sia precipitato non è più un segreto ma le condizioni non portano certo verso un facile ed indolore esonero.