
Dalle 7 di questa mattina 49 milioni di italiani alle urne per le elezioni Europee. In Italia si voterà fino alle 23, ultimi a chiudere in Europa, sarà possibile votare.
Nel nostro Paese, come anche in Gran Bretagna, non si vota solo per il rinnovo dell’Europarlamento, ma in generale la consultazione continentale avrà ripercussioni e peso anche sugli esecutivi dei singoli Stati membri.
In Piemonte ed Abruzzo si voterà anche per nominare i rispettivi presidenti delle Regioni e i Consigli regionali e, in oltre 4mila comuni (3900, di cui 24 capoluoghi di provincia, nelle Regioni a statuto ordinario; 131 nel Friuli Venezia Giulia; 37 in Sicilia di cui 1 capoluogo di provincia e 18 in Sardegna, di cui due capoluoghi di provincia), per la scelta del sindaco e del consiglio comunale. Questi i capoluoghi coinvolti: Biella, Verbania, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì.
Lo scrutinio dei voti inizierà a partire dalle ore 23 di domenica, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.
Per le elezioni regionali e comunali, lo scrutinio partirà dalle ore 14 di lunedì 26 maggio, dando la precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni regionali.
C’è tanta preoccupazione in Italia e non solo per un possibile l’astensionismo. In Olanda dove si è già votato, il numero di chi non si è recato ai seggi è stato superiore al 60%. Nel nostro Paese le previsioni parlano di numeri più bassi, intorno al 40%, ma comunque ampiamente sufficienti a condizionare il risultato. Chi riuscirà a convincere e a portare al voto gli indecisi e quelli che solitamente non votano sarà infatti colui che vincerà, almeno politicamente, queste elezioni.
Redazione online