Mario Draghi: “Disoccupazione giovanile colpa di grande flessibilità”

Il presidente della Bce, Mario Draghi (Getty Images)
Il presidente della Bce, Mario Draghi (Getty Images)

L’elevata disoccupazione giovanile in alcuni Paesi dell’Eurozona è causa dell’introduzione di una “grande flessibilità ma solo per i giovani, rendendoli i primi ad essere licenziati quando la crisi ha colpito”: lo ha afferma oggi pomeriggio in conferenza stampa il presidente della Bce, Mario Draghi, accusando gli stessi Paesi di avere “un sistema educativo in fondo alla classifica dell’Ocse”. Il numero uno dell’Eurotower si è soffermanto anche sull’importanza di piccole e medie imprese che “fanno l’80% dell’occupazione nell’Eurozona”.

Poi sull’inflazione: “La Bce agisce simmetricamente di fronte all’inflazione. Il tasso d’inflazione è stato superiore all’obiettivo del 2% a lungo quando i prezzi petroliferi salivano. Quindi bisogna aspettarsi un’identica simmetria in futuro”.

“Siamo consapevoli dei rischi di un periodo troppo lungo di bassa inflazione”, ha detto ancora Mario Draghi, aggiungendo: “Sono fiducioso, riporteremo l’inflazione vicina ma al di sotto del 2% come da mandato”. Il presidente della Bce ha poi concluso: “Non voglio neanche pensare cosa significherebbe per la Germania portare l’obiettivo al 5%”.

Redazione online