Sessualità: persistono i falsi miti su gravidanza e contraccettivi

Sesso

In occasione del 13esimo Congresso della Società europea di Contraccezione (Esc) in corso a Lisbona, sono stati presentati i dati di un sondaggio, promosso in 17 paesi tra i quali l’Italia, che ha coinvolto quasi 9 mila giovani donne tra i 20 e i 30 anni, di cui 456 in Italia, 151 delle quali aveva già avuto un figlio.

Dal sondaggio si evidenzia il persistere dei falsi miti sul sesso e la contraccezione tanto che il 31% delle adolescenti sostiene che coito interrotto sia un efficace sistema contraccettivo, mentre per il 29% delle giovanissime non si può restare incinta con il primo rapporto sessuale, e per l’11% con un bacio c’è il rischio di restare incinte.
Infine, un 7% sostiene che i lavaggi a base di Cola Cola possano funzionare come un valido spermicida.

Sui metodi contraccettivi, il 37% delle intervistate non conosce i sistemi intrauterini al rame (Iud) e il 41% non sa che quelli intrauterini a rilascio ormonale (Ius), per essere efficaci, devono essere inseriti in utero.
Inoltre una donna su cinque non ha parlato mai di contraccezione con il proprio medico. Risultato?

In base ad un’indagine del 2013 della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) che ha preso parte al congresso, il 42% delle ‘under 25’ italiane non usa nessuna protezione la prima volta.
E non a caso, rispetto al 2010 si è registrato un +5% di giovanissime che affronta il primo rapporto senza precauzioni.

“Nel 2012 hanno partorito 9 mila babymamme under 19: questi numeri devono fare riflettere. Come pure i falsi miti e le leggende sul sesso così dure a morire. In Italia l’educazione sessuale non è materia obbligatoria per legge, e la stragrande maggioranza dei ragazzi si informa consultando amici, fratelli o sorelle. Oppure molti teenager cercano informazioni su internet, dove è possibile trovare notizie errate o pericolose” commenta il presidente nazionale di Sigo, Paolo Scollo.

Scollo ricorda che il risultato di questo approccio ha portato a “che nel 2012 abbiamo avuto 105 mila aborti, e il 40% delle gravidanze totali in Italia era indesiderato. Siamo impegnati da anni in progetti di educazione sessuale per i giovani, ma serve un maggiore impegno anche da parte delle istituzioni, italiane ed europee, per promuovere un cambiamento culturale che favorisca la sessualità consapevole fra le donne, specie le più giovani”.

Dal congresso è stato lanciato anche per l’Italia un nuovo contraccettivo intrauterino “smart” che presenta “dimensioni ridotte e un rilascio a livello locale del minimo dosaggio possibile di ormoni”.
Come spiega Valeria Dubini, consigliere Sigo, il contraccettivo smart che si chiama Jaydess “è adatto anche alle donne più giovani e distratte: dopo essere stato inserito dal ginecologo con una semplice procedura, assicura un’altissima protezione fino a tre anni. Mantiene inalterata la funzionalità ovarica”. La Dubine aggiunge che il nuovo contraccettivo agisce bloccando la strada agli spermatozoi e che una volta rimosso, il ritorno alla fertilità è immediato.

Redazione