
Guardano alla lista Tsipras e al Partito Pirata, all’associazionismo di base e a cartelli come lo spagnolo “Podemos” e si sono ritrovati ieri alla convention organizzata a Roma da Democrazia in Movimento: sono gli esponenti ex M5S, ma anche singoli cittadini e associazioni che a Beppe Grillo hanno sempre guardato con un po’ di imbarazzo. Tra loro, Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna, eletto coi pentastellati e poi “ripudiato” da Grillo, che ha sottolineato: “Il Movimento 5 Stelle è fallito, è stato un aborto, un movimento verticistico, noi vogliamo creare un’alternativa credibile, dar vita alla vera democrazia dal basso”.
Tra i presenti, i senatori dissidenti ed espulsi di #Italialavoriincorso, la Rete dei Cittadini e il Partito Pirata, con uno dei suoi portavoce, Nicola Rossi, che ha spiegato: “Abbiamo curato la parte digitale del programma elettorale di Tsipras per le europee, molte cose le condividiamo con voi”. Molto atteso l’intervento del leader di Azione Civile, Antonio Ingroia, secondo il quale “lo spazio politico c’è, ed è enorme”.
Ingroia ha proseguito: “Il primo passo è dialogare, riconoscersi, confrontarsi, l’idea della democrazia diretta ma anche con battaglie specifiche. Nel programma dell’Europa a cui voi fate riferimento, ci sono alcuni valori di Tsipras per una Europa diversa”. Uno sguardo a sinistra anche da parte di Adriano Zaccagnini, deputato tra i primi ad abbandonare il gruppo pentastellato, che ha sottolineato l’importanza che in Spagna sta avendo un movimento come Podemos.
“Deve essere una realtà inclusiva che possa unirsi alla lista Tsipras o ad altri partiti che non si riconoscono nell’attuale sistema”, sentenzia il senatore Francesco Campanella, che chiama in causa il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti: “Farebbe bene ad interessarsi al progetto, ormai è un espulso che cammina”.
Redazione online