
Fincantieri, il gruppo triestino di cantieristica naval,e ha ricevuto dalla Borsa Italiana il via libera per l’ammissione alle negoziazioni nel Mercato Telematico Azionario delle proprie azioni e ieri dalla Consob l’ok a pubblicare il relativo prospetto.
L’offerta di azioni Fincantieri, che fattura 3,8 miliardi ed è in utile per 85 milioni, partirà dunque fra poche ore, lunedì il 16 giugno, per chiudersi il 27 giugno, salvo proroga o chiusura anticipata, come il collocamento istituzionale e l’offerta ai dipendenti. Il pagamento delle azioni assegnate dovrà essere effettuato entro il 3 luglio.
Con il collocamento arriveranno sul mercato 703.980.000 milioni di azioni di cui il 20% riservato ai piccoli risparmiatori ossia al “pubblico indistinto in Italia e ai dipendenti Fincantieri residenti in Italia” mentre l’80% delle azioni messe sul mercato verrà rivolto agli istituzionali, per un massimo 563.200.000 azioni riservate ad investitori istituzionali in Italia e all’estero.
Il prezzo sarà prezzo compreso fra 0,78 e un euro per azione. Il lotto minimo di azioni da sottoscrivere sarà pari a 4mila titoli, ma per i dipendenti la soglia minima scende a 2mila azioni, con la garanzia di poter sottoscrivere due lotti minimi. Il collocamento del gruppo guidato dall’ ad Giuseppe Bono prevede una bonus share: agli assegnatari delle azioni che le manterranno per dodici mesi, spetterà un’ azione gratuita ordinaria ogni 20 titoli detenuti in portafoglio.
Il valore di Fincantieri, finora interamente controllata da Fintecna, che a sua volta controllata al 99,4 % dalla Cassa Depositi e Prestiti, è al momento stimato fra i 969 milioni e 1,242 miliardi. La quantità di azioni immesse nel mercato, il cosiddetto flottante, rappresenterà il 38% circa del capitale dei cantieri navali, quota che salirebbe intorno al 45% in caso venisse esercitata l’opzione di “greenshoe“, vale a dire la scelta, da parte di Fintecna, di procedere con un’ ulteriore vendita di titoli.
Fincantieri spiega in una nota che “l’intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico” di Fincantieri “è compreso tra un minimo di 969 milioni ed un massimo vincolante di 1.242 milioni. Questo significa un prezzo minimo di 0,78 euro per azione ed un prezzo massimo vincolante di 1 euro”. Se si considera che sul mercato andranno oltre 703 milioni di azioni, significa che il valore dell’offerta al pubblico di titoli sarà ricompresa tra un valore massimo di 703 milioni di euro e minimo di circa 550.
L’iniziativa dunque far confluire nelle Casse di Fincantieri almeno 600 milioni e poco più di un centinaio in quelle di Fintecna, che diventano 208 milioni se Fintecna esercitasse la greenshoe.
L’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, ha confermato che dopo il collocamento, Fintecna manterrà comunque il controllo di Fincantieri con una quota sopra il 50%, dicendosi certo che l’operazione in Borsa si rivelerà un successo.
Si apre quindi una nuova fase di privatizzazioni dei gioielli di Stato che segue la grande stagione delle vendite di società pubbliche degli anni Novanta. Quella di Fincantieri è la prima di una serie destinata a comprendere anche Poste ed Enav.
Redazione