M5S, sul blog di Grillo nuove critiche all’alleanza con Farage

Nigel Farage, leader del Ukip (Foto: Christopher Furlong/Getty Images)
Nigel Farage, leader del Ukip (Foto: Christopher Furlong/Getty Images)

Dopo l’annuncio della formazione del gruppo dell’Efd al Parlamento Europeo, guidato da Nigel Farage dell’Ukip, con il determinante contributo del Movimento 5 Stelle, molte sono state le polemiche dei commentatori del blog di Beppe Grillo. Come noto, i componenti di un gruppo al Parlamento Europeo devono essere di almeno sette nazioni diverse e solo poche ore prima dell’annuncio di Farage sono arrivati i contributi decisivi di due esponenti dei Democratici Svedesi, il partito più a destra nel Parlamento del suo Paese e di una dissidente del Front National di Marine Le Pen, Joelle Bergeron, a cui la destra francese aveva avanzato più volte la richiesta di dimissioni.

Scrive una utente: “Si era detto né di destra, né di sinistra. Allora come mai le alleanze per entrare nel parlamento europeo sono tutte di destra? È lecito chiederlo? Si è votato ma chi ha votato non aveva certamente l’innocenza. La sua formazione culturale lo ha spinto a scegliere e non è, per quanto si cerchi di farlo sembrare, una scelta obiettiva”. Un altro utente riporta la traduzione di un passaggio di un articolo apparso su The Guardian: “Farage si allea con forze dell’estrema destra Svedese e Francese. In particolare il partito Svedese ha al suo interno un ex appartenente alle Waffen-SS, e predica la supremazia della razza bianca. Farage si difende dicendo che ha fatto firmare ai due membri svedesi una dichiarazione in cui prendono distanze dal loro stesso partito”.

“Si faccia il voto per ratificare l’alleanza nel nuovo gruppo con xenofobi, estrema destra e razzisti”, è la richiesta di qualcun altro, mentre c’è anche chi denuncia operazioni censoree: “Noto con estremo disappunto che l’ennesimo commento anti Farage di Viviana è stato bannato”. In ogni caso, se anche si volesse continuare a ritenere il Movimento 5 Stelle oltre la destra e la sinistra, così come le abbiamo storicamente conosciute, è evidente che il loro ingresso in un gruppo di europarlamentari la cui composizione è fortemente spostata a destra, è causa dell’ennesimo malumore della base e degli attivisti.

Redazione online