Procura di Roma, inchiesta ristrutturazioni carceri: indagate 9 persone tra le quali il prefetto Sinesio

Carceri
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Nell’ambito di un’indagine della Procura di Roma sugli illeciti legati alle ristrutturazioni delle carceri nel Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) sono in corso una serie di perquisizioni della Guarda di finanza negli uffici del Dap e risultano indagate 9 persone tra le quali il commissario straordinario al piano carceri, il prefetto Angelo Sinesio, accusato secondo la Procura di falso e abuso d’ufficio.

ACCERTAMENTI– Si apprende che l’ufficio ispettivo del ministero della Giustizia aveva già avviato da un mese alcuni accertamenti al Dap legati a presunti episodi di corruzione negli appalti.
L’inchiesta della procura di Roma sul Dap si concentra su eventuali illeciti nel lavori effettuati presso le carceri di Voghera, Lodi e Frosinone.

INCHIESTA– L’inchiesta sarebbe partita da un esposto presentato da Alfonso Sabella, un funzionario del ministero della Giustizia e pubblico ministero a Palermo all’antimafia, che segnalava delle anomalie nel piano per la ristrutturazione delle carceri presentato da Sinesio il 21 novembre 2013 alla Camera.
L’attuale ministro della Giustizia, Andrea Orlando presentò successivamente un esposto denuncia.

Secondo la Procura Sinesio nell’assegnazione delle gare d’appalto Sinesio avrebbe compiuto delle irregolarità come anticipando le gare stesse e impedendo che a queste potessero partecipare altre ditte oltre a quelle prescelte.
Sinesio avrebbe tenuto nascosti alcuni atti anticipando le gare di appalto. Ma nono solo. Lo stesso Prefetto avrebbe fatto in modo che alcuni bandi non superassero la soglia dei 5 milioni di euro, un limite che secondo la normativa europea consente di affidare i lavori a più di una impresa.

MOVIMENTO CINQUE STELLE– “Il problema vero è che cosa sia stato fatto sulle carceri dal Commissario straordinario. Forse dovreste controllare meglio il lavoro che è stato fatto dalla struttura commissariale, considerando anche che c’è un’indagine della procura di Roma. La politica dovrebbe, teoricamente, arrivare prima della magistratura, perché dovrebbe prevenire certe cose. Io vi invito a fare un controllo sugli appalti e su tutto ciò che gira all’interno della struttura commissariale, almeno per dire che l’avete visto” hanno scritto i una nota i deputati M5S della commissione giustizia della Camera.

“Già nella seduta di mercoledì 30 aprile, Andrea Colletti, capogruppo della commissione Giustizia M5S, poneva la specifica questione degli appalti nelle carceri direttamente al ministro Orlando, durante l’audizione” prosgue la nota dei deputati cinque stelle sottolineando che “la notizia di stamattina che vede la perquisizione degli uffici del DAP e del Commissario Straordinario da parte della Guardia di Finanza non ci sorprende”.
“Ancora una volta abbiamo anticipato i tempi, cioè facciamo quello che dovrebbe fare una politica seria. Non lasciare che sia sempre e solo la magistratura a trovare i problemi della politica stessa. Ci auguriamo che adesso si faccia piena luce su questa nuova vicenda molto oscura che riguarda il mondo delle carceri” concludono i parlamentari del M5S.

Redazione