“Tuo figlio si droga e non te ne sei accorta? Allora sei una mamma fallita, ti devi suicidare”. E ancora: “Mio padre mi avrebbe tagliato la testa. E invece i genitori dei circa cinquecento assuntori segnalati ogni anno alla Prefettura tendono a giustificare i figli: è solo uno spinello”. A pronunciare queste parole, che purtroppo risultano essere vere, dato che sono state anche registrate da una telecamera (quella del sito www.umbria24.it), è stato il Prefetto di Perugia, Antonio Reppucci. Infastidito da diversi programmi televisivi che in questi ultimi tempi avrebbero troppo calcato la mano dipingendo Perugia come una delle capitali della droga, Reppucci ha organizzato un incontro al vertice con il procuratore generale della Corte d’Appello perugina Giovanni Galati, il questore Carmelo Gugliotta, il colonnello dei Carabinieri Angelo Cuneo e quello della Guardia di Finanza Vincenzo Tuzi. Le parole pronunciate dal Prefetto hanno immediatamente sollevato una miriade di polemiche: immediata è stata la reazione del procuratore distrettuale Antimafia di Perugia Antonella Duchini: “Mi dissocio da Reppucci. Le famiglie non devono sentirsi isolate, ma supportate e coinvolte”.
Redazione Online