Il Papa all’Angelus: “Abolire la tortura, è peccato mortale”

Papa Francesco a Betlemme (Thaer Ghanaim/PPO via Getty Images)
Papa Francesco a Betlemme (Thaer Ghanaim/PPO via Getty Images)

Papa Bergoglio all’ Angelus: “La misura dell’amore di Dio è amare senza misura, dobbiamo amare anche chi non ci ama”.

Di ritorno da Cassano dello Jonio dove ha inflitto una scomunica contro chi ha ucciso il piccolo Coco, oggi papa Francesco ha ricordato la festa del Corpus Domini, che ricorda la presenza di Dio nella nostra vita.
“Cari fratelli e sorelle buongiorno, in Italia, e in molti altri paese, si celebra in questa domenica la festa del Corpo e Sangue di Cristo, la comunità ecclesiale si raccoglie attorno all’eucarestia per adorare il tesoro più prezioso che Gesù ha lasciato».

Toccante l’Angelus di Bergoglio un’esortazione ad amare Gesù senza misura, facendo nostra l’eucarestia di Gesù.

“Gesù ci invita ad imitarlo, a spezzare il pane per gli altri, noi dovremmo spezzare la nostra vita per glia altri”.

“Ogni volta che partecipiamo alla santa messa e prendiamo l’eucarestia, ci arriva la fraternità, la fantasia della carità, la capacità di dare speranza agli sfiduciati”.

Secondo le parole di papa Francesco, Gesù ci rende capaci di amare, non secondo la misura umana, sempre limitata, ma secondo la misura di Dio.

“Qual è la misura di Dio? La misura di Dio è senza misura. Non si può misurare l’amore di Dio, tutto è senza misura. Diventiamo capaci di amare chi non ci ama, e non è facile, se noi sappiamo che una persona non ci vuole bene, dobbiamo amare anche chi non ci ama, di opporci al male con il bene. Grazie a Gesù, anche la nostra vita diventa pane spezzato per i fratelli”.

E continua:

“Io vorrei ricordare due cose: la misura dell’ amore di Dio è amare senza misura. E la nostra vita ricevendo l’eucarestia si fa dono, facciamo della nostra vita un dono”.

E prima del saluto, papa Francesco ha espresso dure parole verso il peccato della tortura: “Il 26 giugno ricorrerà la Giornate delle Nazioni Unite per le vittime della tortura, in questa circostanza ribadisco la ferma condanna ad ogni forma di tortura e invito i cristiani ad impegnarsi per collaborare alla sua abolizione, e a sostenere le vittime e i loro familiari. Torturare le persone è un peccato mortale, è un peccato molto grave». Rivolgo il mio saluto a tutti voi, romani e pellegrini.

“Auguro a tutti una Buona domenica e buon pranzo”.

“Pregate per me. Arrivederci”.