Unesco: i Paesaggi Langhe-Roero e Monferrato entrano nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità

Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato (screen shot youtube)
Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato (screen shot youtube)

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, in Piemonte, sono entrati a far parte del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.

E’ quanto emerge dalla decisione del Comitato dell’Unesco che nell’ambito dell’Assemblea annuale in corso a Doha, nel Qatar ha dato il sì definitivo alla candidatura presentata lo scorso anno.

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” sono il 50esimo sito che ottiene il riconoscimento dopo un lungo percorso intrapreso nel 1979, quando furono i luoghi dell’Arte rupestre della Val Camonica entrarono per primi nella lista Unesco.

Soddisfazioni espresse dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “Va a tutto il territorio di Langhe-Roero e Monferrato» il merito dell’inclusione, da parte dell’Unesco, nell’elenco dei siti considerati Patrimonio dell’umanità” ha dichiarato il presidente della Regione sottolineando che “il territorio ha saputo costruire e mantenere nel tempo un paesaggio culturale, legato al mondo del vino, eccezionale e unico nel suo valore ed espressione della altissima qualità della produzione vitivinicola della nostra regione”.

Chiamparino ha poi aggiunto che “la proclamazione di oggi rappresenta un tassello fondamentale della strategia turistica complessiva dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida della Regione Piemonte: ritengo che sia un punto di partenza e non di arrivo, perchè è da questo momento in avanti che bisognerà lavorare per sfruttare al meglio, con progetti e idee innovative, il ritorno di questo riconoscimento”.

Esulta Coldiretti: il presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo commentando la notizia ha dichiarato che si tratta di “un atteso riconoscimento al lavoro di intere generazioni di agricoltori che hanno realizzato nel tempo un territorio unico ed inimitabile di una bellezza straordinaria ma capace anche di esprimere produzioni da primato conosciute ed apprezzate in tutto il mondo”.

Ma no solo secondo Moncalvo questo riconoscimento è “un successo per il Piemonte e per l’Italia intera alla vigilia del semestre di presidenza dell’Unione e dell’Expo che potrà contribuire alla ripresa di un Paese in cui turismo, cultura e alimentazione rappresentano le leve strategiche determinanti per uscire dalla crisi”.
“Si consolida il primato mondiale dell’Italia nel turismo enogastronomico che da solo vale 5 miliardi ed è in continua crescita ma una spinta determinate viene anche per l’insieme della vacanza Made in Italy con un terzo (32,7%) del budget destinato da italiani e stranieri all’acquisto di prodotti alimentari o ai pasti consumati in ristoranti o trattorie”.

Ma non solo. Il presidente Coldiretti ricorda come “le ricadute positive del riconoscimento potrebbero portare tra l’altro ad una crescita del turismo intorno al 30% nei primi cinque anni sulla base degli effetti sui siti promossi in passato”.
“Monferrato, Langhe e Roero coprono -conclude la Coldiretti- il 90% della produzione vinicola del Piemonte, che è complessivamente pari a circa tre milioni di ettolitri di vino l’anno con un fatturato sui 335 milioni di euro con il 60 pr cento dell’intera produzione che è esportato in Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Stati Uniti”.

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