
Il presidente russo Valdimir Putin ha chiesto al senato russo una mozione per la de-escalation delle violenze nel Sud Est dell’Ucraina.
Secondo quanto ha detto il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, Putin ha inviato al Consiglio della Federazione una lettera, in cui viene chiesto al presidente del senato Valentina Matviyenko di presentare una mozione per respingere “l’uso delle forze armate della Federazione russa sul territorio dell’Ucraina”.
Una misura con la quale la Russia mira alla normalizzazione della situazione nel Sud Est dell’Ucraina e con la quale garantire delle assicurazioni all’inizio di nuovo colloqui tripartiti sulla questione tra Russia, Ucraina e Ue che prenderanno il via questo pomeriggio a Vienna.
Nella tarda serata di ieri Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente americano Barack Obama che sarebbe tornato a minacciare la Russia di ulteriori sanzioni se continuerà a dare manforte ai separatisti e non fermerà l’entrata di uomini armati in Ucraina. Dal canto suo il Cremlino ha fatto sapere che il presidente russo avrebbe sostenuto la necessità della deposizione delle armi e lanciare negoziati diretti tra le parti belligeranti.
Putin incontrerà a Vienna il collega Heinz Fischer, il cancelliere federale Werner Faymann, ma anche Didier Burkhalter, presidente dell’OSCE.
Mentre il ministro tedesco degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier sarà a Kiev per una incontro con il presidente ucraino Petro Poroshenko e il premier Arseniy Yatsenyuk.
A margine della situazione nell’est dell’Ucraina a Vienna saranno anche affrontati i temi relativi all’emergenza umanitaria nel paese tra cui anche quello dell’assistenza alla popolazione.
CESSATE IL FUOCO– Una ripresa delle trattative diplomatiche che scattano all’indomani dei colloqui tra autorità centrali ucraine e separatisti filo-russi dai quali è stato raggiunto un accordo sul cessate il fuoco.
Infatti, i separatisti filorussi hanno annunciato che rispetteranno il cessate il fuoco annunciato venerdì scorso da Poroshenko che terminerà alle 10h del mattino del 27 giugno-
E’ quanto ha garantito uno dei leader separatisti, il premier dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Aleksandr Borodai.
GAS– Restano sul tavolo delle trattative ancora dei nodi da sciogliere sul tema del gas. Infatti oggi a Vienna, come riporta Tmenws, è attesa la firma di un importante documento: l’Accordo degli azionisti del progetto congiunto “South Stream Austria, tra Gazprom e OMV su una base di parità”.
Il documento che ribadisce all’Ue la necessità del gasdotto che bypasserà l’Ucraina “è più viva che mai”.
“Il documento – scrive in una nota il Cremlino – disciplina una vasta gamma di questioni relative alle attività della joint venture, determina la struttura del Consiglio e i diritti specifici e gli obblighi delle parti, fissa i principi di finanziamento e di distribuzione degli utili agli azionisti”.
Redazione
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