Colpo di scena sul caso dell’omicidio di Meredtih Kercher avvenuto a Perugia nella notte di Halloween del 2007: infatti si apprende da un’anticipazione del settimanale “Gente” che Raffaele Sollecito, a distanza di sette anni dall’omicidio della giovane studentessa inglese, sarebbe pronto a cambiare la versione dei fatti.
La notizia integrale uscirà domani sulla rivista settimanale ma secondo le indiscrezioni rivelate da Gente, Sollecito, condannato lo scorso 7 febbraio a 25 anni di carcere dai giudici della Corte d’Assise d’Appello, sarebbe disposto a modificare le sue dichiarazioni sulle quali sarà impostata la linea della difesa nel ricorso presentato in Cassazione e la cui pronuncia è prevista in autunno.
Secondo le rivelazioni, contrariamente a quanto il giovane ha sempre affermato, sul fatto che la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre 2007 si trovava a casa sua con l’allora fidanzata Amanda Knox, Sollecito “ammetterebbe di non ricordare con chiarezza quanto avvenne”.
“L’americana verrebbe così lasciata per la prima volta sola a sostenere il suo alibi” scrive il settimanale sottolineando che “la clamorosa svolta spiegherebbe così la linea della difesa di Raffaele che, nel ricorso in Cassazione, la cui pronuncia è prevista per l’autunno, chiede l’assoluzione o, in subordine, la derubricazione del reato da concorso in omicidio al solo favoreggiamento”.
Alcune fonti vicine a Sollecito avrebbero rivelato che Raffaele “aveva sempre sostenuto Amanda in virtù del forte sentimento che li aveva legati prima del delitto e che per lui non si sarebbe mai interrotto” e che “a spezzare l’incantesimo, cioè questa sudditanza psicologica nei confronti della bella ragazza di Seattle, ha contribuito anche Greta Menegaldo, la nuova fidanzata di Raffaele”.
Redazione
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