Sul tema della domenica libera dal lavoro si è espresso oggi il pontefice Jorge Mario Bergoglio, il quale ha rivolto un appello a cattolici e non per il ripristino del giorno di riposo e astensione dal lavoro che, anche in tempi di crisi come questi, risulta essere oggi sempre meno la regola. A fare eco a Papa Francesco è stato il leader del sindacato Cisl, Raffaele Bonanni, il quale ha voluto dire la sua sulla questione intervenendo dai microfoni di Radio Vaticana.
“Il Papa giustamente ha detto: oltre i lavori indispensabili, come quelli degli ospedali; come quelli della ristorazione, aggiungo io, nei posti di turismo più importanti e altre situazioni particolari, non credo che ci sia bisogno di lavorare anche nel giorno del riposo”, ha detto Bonanni.
Il sindacalista ha poi dato alcune indicazioni sul percorso da intraprendere per rendere possibile una concretizzazione di quanto detto da Papa Francesco. La proposta, secondo Bonanni, “deve attraverso un’alleanza tra governanti locali e nazionali, politica, parti sociali: tutti quei soggetti che, attraverso i propri concordati comportamenti, possono far diventare i nostri territori più accattivanti per gli investitori stranieri e italiani. E questo perché i giovani e le persone che hanno perso il lavoro possano averne per la loro stessa dignità, per poter sostenere le loro famiglie”.
Il numero uno della Cisl è poi tornato sulla questione degli investimenti e dell’azione della politica in merito al problema occupazionale. >Ma per ottenere i posti di lavoro ci vogliono investimenti e per avere investimenti bisogna mettere in ordine i nostri territori. Tanto rumore nei piani alti della politica, ma nessun mai scende dalle scale”, ha concluso.
Redazione online