
Oggi alle 15 doveva tenersi l’atteso incontro sulla legge elettorale tra la delegazione del Movimento 5 Stelle e quella del Partito Democratico. L’appuntamento era stato confermato su facebook dal vicepresidente della Camera del M5S Luigi Di Maio: “Oggi io, Danilo Toninelli, Paola Carinelli e Maurizio Buccarella incontreremo il Pd per l’incontro decisivo sulla legge elettorale. Ore 15:00 Sala del Cavaliere, Camera dei deputati”, aveva scritto il deputato. Doveva essere il secondo confronto sulla riforma elettorale, dopo quello del 25 giugno scorso, e già in programma per giovedì 2 luglio, nello stesso giorno in cui Renzi aveva ricevuto Berlusconi a Palazzo Chigi, ma poi era stato rimandato. L’incontro sembrava in forse, dopo la richiesta del Pd di una risposta scritta su 10 punti, nonostante le aperture di Maio in un’intervista al Corriere della Sera. “Pur apprezzando l’apertura di Di Maio, non è che si fa un altro streaming per gareggiare sulle battute. Ai 5 Stelle abbiamo chiesto che rispondano alle domande del Pd. Attendiamo ancora le risposte. Un incontro ha senso se è proficuo“, aveva sottolineato il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un’intervista a Repubblica. Per tutta risposta, Di Maio ha allegato al suo post su facebook, in cui confermava l’incontro di oggi, la sua intervista al Corriere della Sera, aggiungendo: “Le risposte alle domande che si pone il Pd“.
Nonostante la conferma di Di Maio, però, in mattinata è giunto il forfait del Partito Democratico. Il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, ha infatti comunicato, in una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, che l’incontro non si terrà fino a quando non giungeranno dal Movimento 5 Stelle le “formali risposte” scritte alle richieste del Pd.
Redazione