
Nell’ambito dell’inchiesta relativa alla ex banca di Credito Cooperativo di Campi Bisenzio, il gup di Firenze Fabio Frangini ha rinviato a giudizio il parlamentare Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia, per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere per bancarotta fraudolenta.
Insieme a Verdini, che ha guidato la banca per 20 anni fino al 2010, sono stati rinviati a giudizio in tutto 49 persone tra cui tutti i membri dell’allora Cda e del collegio sindacale, mentre sono stati prosciolti 21 clienti affidati, tra i quali la moglie di Verdini, Simonetta Fossombroni, il fratello dell’esponente di Forza Italia Ettore Verdini e la nipote Serena Verdini.
Il gup ha anche stralciato la posizione di Marcello Dell’Utri in attesa che sia completata la procedura di estradizione anche per questa vicenda. Secondo le indagini, Verdini cliente della credito avrebbe erogato negli anni generosi finanziamenti nonostante una certa sua propensione a non restituire il denaro prestato. Dell’Utri nell’ambito dell’inchiesta è accusato di concorso in bancarotta.
I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere (per lui, per il consiglio di amministrazione e per i sindaci revisori), alla bancarotta, alla truffa ai danni dello Stato per i finanziamenti ricevuti dalle testate Il Giornale della Toscana e Metropoli Day, del suo gruppo editoriale, a numerose fatturazioni per operazioni inesistenti (compensi per consulenze di cui non si è trovata traccia), all’illecito finanziamento a partiti.
L’inchiesta scaturisce dall’inchiesta sulla cricca del G8 e della protezione civile in quanto il maggiore beneficiario dei finanziamenti della banca è stata la società di costruzioni Btp di Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, anch’essi rinviati a giudizio.
Secondo le accuse, il Credito Cooperativo Fiorentino avrebbe erogato finanziamenti a società e persone fisiche amiche, in contrasto con le norme creditizie, con le regole di corretta gestione aziendale e la prassi bancaria, sottraendole alle finalità cooperative della banca e compromettendone gli equilibri economico finanziari.
La nuova udienza è stata fissata per il 18 settembre 2014.
Redazione