
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è recato in visita al cantiere Expo 2015 a Milano per monitorare gli andamenti dei lavori.
Alla visita hanno preso parte fra gli altri il prefetto Francesco Paolo Tronca e i ministri Maurizio Lupi e Maurizio Martina.
Nell’ambito della conferenza stampa a conclusione della visita, il premier ha esordito scherzando sulla pioggia battente: “Da quando c’è questo governo piove sempre…” ha detto Renzi, aggiungendo che “questa visita è il ferragosto al lavoro anche se sembra il 13 novembre”.
Tornando a toni più seri, il premier ha poi ricordato che ad oggi hanno aderito 147 Paesi all’esposizione universale del 2015 e che sono stati già venduti 5 milioni di biglietti, uno dei quali è stato consegnato a Renzi dal commissario Giuseppe Sala .
“Questo è soltanto un primo passo, anche se molto importante, ma dobbiamo darci un obiettivo in più. Se l’obiettivo è vendere 24 milioni di biglietti, sarebbe molto bello se noi riuscissimo entro l’inizio della manifestazione ad arrivare a 10 milioni di biglietti venduti”, ha poi dichiarato Renzi, ringraziando Sala.
“C’è una grande fame di Italia, c’è una grandissima voglia di un Paese che è in grado di dare qualità, bellezza, in particolar modo nei settori dell’agroalimentare, della qualità della vita, dello stile. Ma soprattutto c’è una grande fame di Italia in tutto ciò che il nostro Paese può dare”, ha poi aggiunto.
Nel suo intervento, il premier, con il suo solito tono scherzoso, ha giocato nuovamente con il bestiario che lo vede contrapporre da mesi al leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo che recentemente ha pubblicato un fotomontaggio con un gufo e il volto di Renzi, a commento delle stime sul Pil dell’Istat, accompagnato dal titolo “Il vero Gufo è lui”.
Renzi ha sostenuto che il 1° maggio del 2015, la data di inizio di Expo “sarà non soltanto il no gufi day ma anche un momento in cui chi ha lavorato al progetto “sarà in qualche modo partecipe” del successo dell’Italia.
Il premier non ha voluto soffermarsi sulla bufera giudiziaria che nei mesi scorsi ha investito Expo 2015 e ha solo sottolineato che “di fronte alle difficoltà qui si è reagito e si sta andando avanti con un esito che sarà sicuramente efficace”, ribadendo che “il 1 maggio 2015 sarà un grande momento di orgoglio per il Paese”.
Ringraziando gli operai, il premier ha affermato che questi “non stanno semplicemente costruendo un’opera, non solo padiglioni, ma stanno costruendo e restituendo l’orgoglio a un Paese che ne ha bisogno come il pane; ce la faremo, non lasceremo il futuro ai gufi e a chi scommette sul fallimento. Siamo al lavoro, sarà tutto pronto per il 1 maggio 2015”.
Oltre agli slogan “ottimisti”, Renzi ha poi dato appuntamento per una nuova visita all’Expò di Milano per il 16 ottobre quando incontrerà i Capi di Stato dei paesi asiatici assieme a quelli dei 28 paesi europei: “Sarà un’ occasione significativa durante il semestre europeo” ha commentato Renzi.
Infine, tra gli argomenti affrontati dal presidente del Consiglio, anche il tema dei fondi europei, per cui Renzi scherzando con i giornalisti che gli hanno chiesto della lettera arrivata al governo da parte della Commissione sui fondi europei ha replicato “Bruxelles chi?”.
“Ora però non vorrei che si dimettesse anche Bruxelles…quando l’ho detto Fassina si è dimesso”, ha rilanciato il premier che ha poi assicurato che “il governo spenderà meglio i fondi europei, darà più risorse alle infrastrutture”, spiegando che “Palazzo Chigi ha già iniziato a toglierli alle regioni e a darli alle scuole. Continueremo”.
Redazione
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