Crisi, Bce avverte: riforme strutturali insufficienti in Eurozona

La sede della Banca Centrale Europea a Francoforte (Getty Images)
La sede della Banca Centrale Europea a Francoforte (Getty Images)

Dati sul Pil deludenti, arriva la stoccata dalla Banca centrale europea. Nel bollettino mensile uscito oggi l’istituto di Francoforte bacchetta i Paesi dell’Eurozona per le riforme strutturali insufficienti. I dati disponibili della Bce risalgono al 6 agosto e indicano “il protrarsi di una ripresa moderata e disomogenea” dell’Eurozona, avverte la stessa Bce in una nota. Lo scrive la Bce, notando che “i rischi per le prospettive economiche restano orientati al ribasso“, indicando soprattutto la situazione geopolitica e quella dei mercati emergenti. Tra i rischi al ribasso per la ripresa economica, oltre all’attuale situazione mondiale e alle riforme insufficienti, c’è anche una “domanda interna inferiore alle attese“.

Le riforme strutturali dovrebbero mirare innanzitutto a promuovere gli investimenti e la creazione di posti di lavoro“, ricorda la Bce nel bollettino mensile, ammonendo i Paesi dell’Eurozona a “procedere in linea con il Patto di stabilità e crescita senza vanificare i progressi conseguiti”, bensì risanando i bilanci “in modo da favorire l’espansione economica”.

Riguardo al rischio di deflazione, la Bce assicura che le misure già decise “concorreranno a riportare i tassi d’inflazione in prossimità del 2%”. L’istituto di Francoforte ricorda che è “unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali” per contrastare un’inflazione che dovesse rimanere bassa troppo a lungo. Al momento, tuttavia, i rischi per l’andamento dei prezzi sarebbero “limitati” per la Bce.

Oggi, Eurostat ha diffuso i dati sul Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre 2014: al +0,7% su base annua. Nell’Unione europea a 28 il Pil è cresciuto dell’1,2% su base annua e su base congiunturale dello 0,2%. Anche per il tasso di inflazione si registra un calo: nell’Eurozona a luglio l’indice dei prezzi al consumo è sceso allo 0,4% rispetto allo 0,5% di giugno. Si tratta del livello più basso dall’ottobre 2009. A luglio 2013 l’inflazione nei Paesi dell’euro era all’1,6%. Su base mensile l’inflazione è scesa del -0,7%. Nell’Unione europea a 28 membri, invece, il tasso annuale di inflazione è sceso a luglio allo 0,6% dallo 0,7% di giugno.A luglio 2013 l’inflazione nella Ue a 28 era all’1,7%. Il tasso di inflazione dell’intera Unione europea ha segnato a luglio di quest’anno un calo mensile del -0,5%.

Le previsioni sul Pil dell’Eurozona nel 2014 sono state riviste al ribasso dalla Banca centrale europea dal +1,1% al +1%. Mentre quelle sull’inflazione 2014 passano dallo 0,9% al 0,7% sempre nei Paesi dell’euro.

Redazione