
Mino Raiola, procuratore tra gli altri di Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli, ha appena completato il passaggio dell’attaccante bresciano dal Milan al Liverpool. Intervistato dal Corriere della Sera, è apparso duro con il suo assistito, mettendolo in guardia per la sua nuova avventura. Ecco le sue parole: ”Mario non avrà un contratto diverso dagli altri giocatori del Liverpool: dovrà rispettare il codice di comportamento del club come tutti gli altri. Il mio dovere è non fare mai nulla che danneggi la carriera del mio cliente. Non ho mica giurato di dirvi la verità davanti al notaio! Mi piace essere onesto, però. Tre giorni fa non c’era niente in ballo: si parlava del Liverpool ma non c’era un’offerta. Se tu mi chiedevi se c’è un’offerta, io rispondevo di no. Se tu mi chiedevi se stavo parlando con il Liverpool, io rispondevo di sì. La verità è che sto lavorando su Mario da mesi: era arrivato il momento di divorziare dal Milan. Al Milan non posso rimproverare niente. È una grande società. Mario ha giocato bene 6-7 mesi, dando un apporto determinante per andare in Champions. Ma poi si è visto che non è pronto per essere un leader. Ho cercato per lui una squadra dove può essere un elemento importante senza che gli chiedano di fare il leader. Il Liverpool ha Gerrard: lì Mario sarà protetto e potrà esprimersi al meglio. Ora tocca a lui. Un altro flop non è consigliabile… Non tutti sono nati per essere leader. E non sempre un buon attaccante lo è. Mario ha bisogno di togliersi dalle spalle questa pressione: deve sentirsi libero di fare gol e basta. Liverpool è l’ultima spiaggia? Ad altissimo livello sì. O la va o la spacca. E se la spacca? Mario ha 24 anni. Non ha più l’alibi dell’età”.
Marco Orrù