
C’è una svolta nel caso della scomparsa, a Ca’ Raffaello, nel comune di Badia Tedalda, nell’aretino, di una 50enne, Guerrina Piscaglia, della quale non si hanno notizie dal primo maggio scorso. Le indagini, coordinate dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi e dal sostituto Marco Dioni, hanno portato, nelle scorse ore, a indagare un frate. Questa la ricostruzione emersa che ha portato al prelato: i carabinieri sostengono che dopo aver pranzato in famiglia, la donna si è recata in canonica e non è più tornata a casa.
Per mesi, anche sulla base di alcuni presunti sms partiti dal cellulare della donna, si era pensato ad un allontanamento volontario e a un ritorno a breve della 50enne, per portare via con se il figlio. Nelle scorse ore, però, l’ipotesi di un imminente ritorno si è via via allontanata, lasciando posto appunto alle indagini nei confronti di frate Graten, 45anni, appartenente a una congregazione africana. Dalla Procura di Arezzo, non emergono particolari sul ruolo del prelato.
“L’ho vista uscire a piedi, saranno state le dieci di mattina. L’ho salutata gridando, ma non mi ha risposto, come se avesse la testa chissà dove”, è il racconto di un testimone anonimo all’edizione locale del Resto del Carlino, che poi prosegue: “Aveva una gonna lunga beige stivaletti neri, una piccola borsa a tracolla. Le abbiamo chiesto come andava e ci ha risposto ‘Male. Non sto bene. Oggi è una brutta giornata’. Era preoccupata, ed è stata tanto tempo al cellulare”.
A portare poi sulle tracce del frate, sempre secondo il Carlino, le recenti dichiarazioni del marito della 50enne, Mirko Alessandrini, che ha parlato di una cena a casa sua, la sera prima della scomparsa, a cui avrebbero partecipato il frate, la donna, un misterioso venditore ambulante e un altrettanto misterioso personaggio che il marito della signora scomparsa non conosceva.
Giuseppe Gabriele Mastroleo