
Il neo presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha ufficializzato oggi i nomi dei nuovi commissari europei. Tra le principali novità si segnala la nomina del socialista francese Pierre Moscovici agli Affari Economici, nel posto finora occupato dal finlandese Olli Rehn. Il rigorismo dei finlandesi continuerà, tuttavia, ad avere un ruolo di rilievo nella nuova Commissione Ue con il temuto Jyrki Katainen che sarà il vicepresidente coordinatore di tutti i principali portafogli economici, oltre che Commissario Ue a Lavoro, Crescita, Investimenti e Competitività.
I vice presidenti della Commissione saranno ben sette, compresa l’italiana Federica Mogherini, la cui nomina ad Alto Rappresentante della Politica Estera europea e alla Difesa Ue era stata già annunciata nei giorni scorsi. Nella conferenza stampa di oggi, Juncker ha avuto parole di elogio per Mogherini, definendola “ultracompetente“. “Non sono sorpreso dalle qualità” di Federica Moghrini, ha detto il presidente, “ma da certi commenti che hanno accompagnato” la sua candidatura, ha sottolineato. L’Alto Rappresentante italiano avrà l’ufficio nel palazzo Berlaymont e «parteciperà di più” ai lavori della Commissione, ha aggiunto Juncker.
Il primo vice presidente, il “braccio destro” di Jean-Claude Juncker, sarà l’olandese Frans Timmermans, che avrà il portafoglio per il miglioramento della normativa, le relazioni istituzionali, lo stato di diritto e la Carta dei Diritti Fondamentali. Gli altri vice presidenti, oltre a Mogherini e Katanien, sono: la bulgara Kristalina Georgieva, nominata Commissario al Bilancio e alle Risorse umane, la slovena Alenka Bratusek, Commissario all’Unione energetica, il lettone Valid Dombrovskis, Commissario per Euro e Dialogo sociale, infine l’estone Andrus Ansip, al Mercato unico e agenda digitale. I vce presidenti avranno il potere di veto, ha detto Juncker. Il ruolo del vice presidente, infatti, sarà quello di “coordinatore” e di “organizzatore”, ha spiegato. I vice presidenti potranno “bloccare l’iniziativa legislativa” perché, ha precisato Jucnker, “la commissione deve funzionare come una squadra ben organizzata. Timmermans, come primo vicepresidente, avrà accesso diretto a tutte le dg”.
Gli altri Commissari europei sono: la liberale svedese Cecilia Malmstroem, che passa dagli Affari Interni al Commercio; il popolare spagnolo Miguel Arias Canete al clima e all’energia; il popolare tedesco Gunter Oettinger all’Economia digitale; la polacca Elzbieta Bienkowska al Mercato unico e Industria; il conservatore inglese Jonathan Hill ai servizi finanziari all’Unione dei mercati finanziari; la danese Margrethe Vestager alla Concorrenza; il conservatore ungherese Tibor Navracsics a Scuola, Cultura e Giovani, Il greco Dimitris Avramopoulos all’Immigrazione e agli Affari interni.
I commissari europei donne sono nel complesso nove, di cui tre vicepresidenti (Mogherini, Georgieva e Bratusek). “Riuscire ad ottenere commissari di sesso femminile è stata un’impresa ardua”, ha ammesso Juncker, ma ora sono nove e “tutte con portafogli chiave come concorrenza, mercato interno, industria, lavoro e commercio”, ha sottolineato il presidente della Commissione.
“Oggi presento la squadra che riporterà l’Europa sul sentiero della crescita e della creazione di lavoro”, ha annunciato il presidente Jucker nel presentare i nomi della nuova Commissione Ue. “Dopo anni di difficoltà economiche e di riforme spesso dolorose i cittadini europei si aspettano un’economia performante, la creazione di posti di lavoro, una maggiore protezione sociale, confini più sicuri e sicurezza energetica”, ha spiegato.
Jucnker non ha mancato di “rendere un sentito omaggio solenne ma anche amichevole” al presidente uscente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, “un amico e in alcuni momenti fratello e pure complice”, ha aggiunto.
Alla notizia del suo incarico all’Economia europea, Pierre Moscovici, ex ministro francese dell’Economia, ha scritto tu twitter: “Sono fiero di essere stato nominato commissario”. Una nomina, quella di Moscovici, che non risultava particolarmente gradita alla Germania di Angela Merkel, tutta improntata sulla linea del rigore e poco incline a concessioni verso la flessibilità, come invece auspicano Italia e Francia e come potrebbe essere la linea del nuovo commissario agli Affari economici europei. Proprio su questo punto, la vicepresidente della delegazione Pd al Parlamento Europeo Isabella De Monte ha rilevato che con la nomina di Moscovici all’Economia Ue “il premier Renzi fa l’en plein in Europa” e viene confermato “l ruolo determinante del nostro Paese”. “Il nuovo commissario europeo riuscirà a far pesare le ragioni di chi vuole più crescita e più flessibilità – ha aggiunto del Monte -. Dopo la candidatura di Federica Mogherini, la convergenza sull’ex ministro francese rappresenta una vittoria della posizione assunta fin dall’inizio da Matteo Renzi e una nuova secca smentita di coloro che dubitavano della strategia del presidente italiano”, ha concluso.
Redazione