
L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, rischia il processo perché pende su di lui una richiesta di rinvio a giudizio per un presunto finanziamento illecito – mascherato da un falso sondaggio – ricevuto per le elezioni regionali del 2010. Chiesto il processo per altre otto persone. Nel registro degli indagati era iscritta anche l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, per la quale è stata chiesta oggi l’archiviazione, mentre due persone, Fabio Ulissi, stretto collaboratore dell’ex sindaco, e Giuseppe Verardi, ex manager della società di consulenza ‘Accenture, finirono ai domiciliari.
L’accusa, che è stata mossa a seguito di una denuncia della società di consulenza Accenture, si riferisce ad una fornitura di circa 30 mila euro, realizzata tramite fatture false di Accenture e destinata ad un falso sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici, in prossimità delle elezioni regionali del Lazio vinte poi dalla Polverini.
Ad ottobre, sempre Alemanno era finito sotto inchiesta insieme all’ex presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini e ad altre 18 persone nell’ambito di un’inchiesta che riguarda un presunto giro di tangenti nell’acquisto di filobus. I venti sono indagati a vario titolo per estorsione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione, favoreggiamento e finanziamento illecito ai partiti.
Redazione online