
Tappa caratterizzata da due ascese più semplici e da due molto dure, una delle quali, il Puerto de Ancares, posta sul traguardo finale, la ventesima della Vuelta di Spagna, ultima occasione per gli scalatori per provare a dare una scossa alla classifica generale. Proprio sull’ultima ascesa, la tappa si scalda: a nove chilometri dal traguardo parte Purito Rodriguez, dietro restano in quattro: Alejandro Valverde, Chris Froome, Alberto Contador e Fabio Aru.
Valverde e il sardo cedono, mentre Froome e Contador, grazie soprattutto alle “frullate” del primo, riescono a riprendere Rodriguez a cinque chilometri dall’arrivo. Il terzo in classifica generale non sembra voler mollare e appena raggiunto Purito Rodriguez lo lascia sul posto e si lancia all’inseguimento di Froome e Contador. Lo spagnolo in maglia rossa ha lasciato il suo rivale a poche centinaia di metri dal traguardo e se n’è andato. Bella impresa del Pistolero, che ipoteca così la vittoria finale.
Al 30esimo chilometro, è partita la fuga di Jérôme Coppel della Cofidis, Przemyslaw Niemiec della Lampre-Merida e Maxime Mederel del Team Europcar, a cui si è aggiunto, dopo qualche chilometro, Wouter Poels della Omega Pharma-Quick Step, già protagonista di diverse tappe di questa Vuelta. I quattro hanno scollinato in solitaria sui primi due Gpm, accumulando anche oltre dieci minuti di vantaggio.
Sulla terza salita, l’Alto de Folgueiras de Aigas, si scatta Pouels, poi in discesa è Mederel a non reggere il ritmo, infine Niemiec prende l’ultima ascesa in solitaria.