
Il libro dal titolo inequivocabile : “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica” si oppone alle aperture di Papa Francesco sulla comunione ai divorziati, un tema che diventerà motivo di approfondimento nel corso del prossimo Concistoro, voluto da Bergoglio in vista del Sinodo di ottobre sulle «sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Il libri riunisce gli interventi di Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, nominato da Papa Benedetto XVI nominato cardinale nel Concistoro di febbraio; Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura apostolica; Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di scienze storiche; Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna e Velasio De Paolis, presidente emerito della prefettura degli affari economici. Il testo rappresenta un prima risposta a quanto sostenuto da un altro cardinale, Walter Kasper, che su incarico di Papa Francesco, davanti al Concistoro straordinario del 20 e 21 febbraio scorsi aveva auspicato che la Chiesa armonizzasse «fedeltà e misericordia di Dio nella sua azione pastorale riguardo ai divorziati risposati con rito civile» rappresentando di fatto un primo, deciso, segnale di apertura sulla materia. Secondo gli altri prelati, tuttavia «La soluzione “misericordiosa” al divorzio sostenuta dal cardinale Kasper non è sconosciuta nella Chiesa antica, ma di fatto nessuno degli autori giunti a noi e che noi consideriamo autorevoli la difende. Anzi, quando la accennano, è piuttosto per condannarla come contraria alla Scrittura». La misericordia di Dio – scrivono gli autori nel volume – non ci dispensa dal seguire i suoi comandamenti: «Il matrimonio civile che segue al divorzio implica una forma di adulterio, e rende moralmente impossibile ricevere l’eucarestia, a meno che la coppia non pratichi la continenza sessuale. Queste non sono regole inventate dalla Chies esse costituiscono la legge divina e la Chiesa non può cambiarle».
Redazione