La crisi politica nello Yemen potrebbe essere giunta all’epilogo. Un «accordo di pace è stato siglato tra il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, i ribelli sciiti Ansar Allah e i miliziani sunniti filogovernativi, alla presenza dell’emissario dell’Onu, Jamal Benomar. Dopo essersi asserragliati a inizio agosto alle porte della capitale Sana’a e avere organizzato manifestazioni per chiedere le dimissioni del governo «corrotto», gli sciiti hanno lanciato un assalto il 9 agosto contro la sede del governo, represso dalle forze governative. Nei giorni successivi gli scontri si sono intensificati nel nord della capitale, provocando la sospensione dei voli delle compagnie aeree, in quanto l’aeroporto internazionale si trova nell’area dei combattimenti. Nonostante qualche concessione da parte delle autorità i ribelli sciiti hanno aumentato la pressione sull’esecutivo ignorando le ingiunzioni del Consiglio delle Nazioni Unite, chiedendo di poter scegliere i ministri e la costituzione di mini-stato sciita filo-iraniano ottenuto mediante allargamento della loro roccaforte, nella regione nord di Sa`dah , fino al Mar Rosso L’intesa è basata sui «risultati della Conferenza del dialogo nazionale», di gennaio 2014, con un documento finale per la creazione di uno Stato federale per lo Yemen. Lo precisa l’agenzia Saba.
Redazione