Crisi economica, “il Mezzogiorno d’Italia è morto”

Soldi (PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)
Soldi (PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)

“Il Mezzogiorno è morto. Se non ce ne rendiamo conto non andiamo lontano. Il Sud è morto perché è diventato plurimo: ci sono tanti Sud, ed è lontano più di prima dai luoghi dove si progetta lo sviluppo del mondo”; a sentenziarlo, nel corso di un intervento a un seminario a Napoli, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agisce su mandato del Governo, specie nel Sud Italia.

Arcuri ha proseguito: “Il problema dell’Italia e del Sud non è la disponibilità di capitali, chi lo racconta dice fandonie. Il problema è che mancano i progetti per usare il denaro disponibile. Il problema quindi ha a che fare con le capacità delle classi dirigenti, che reclamano spesso fondi e risorse, eppure al 30 giugno 2014 è stato speso solo il 56% dei fondi europei che dovevamo spendere entro dicembre 2013. C’è poi una pubblica amministrazione che è un labirinto: si conosce la porta d’entrata ma non quella d’uscita”.

Redazione online