
Due risultati che sembravano scontati, vista anche l’inchiesta che ha coinvolto diversi membri del partito alla vigilia del voto: il verdetto delle primarie in Emilia Romagna ha consacrato il segretario regionale Pd, Stefano Bonaccini, a candidato del centrosinistra a presidente della Regione; l’affluenza è stata in netto calo rispetto alle parlamentarie del dicembre 2012.
Bonaccini l’ha spuntata col 61% dei voti validi contro il 39% dell’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani. Ha commentato il candidato in pectore del Pd, intervistato da Skytg24: “Ovviamente sono molto contento, orgoglioso e onorato di questa responsabilità che mi hanno consegnato gli elettori. Mi ha appena scritto Matteo Renzi e sono stato al telefono un po’ con tutti i nostri dirigenti della regione”. Bonaccini ha aggiunto: “Finalmente ora avremo quasi due mesi per fare una campagna elettorale vera che è quella con gli avversari”.
Preoccupa però il dato sull’astensionismo: appena 58mila persone si sono presentate ieri ai seggi; per fare alcuni raffronti, alle parlamentarie del dicembre 2012 furono 155mila, addirittura 350mila a quelle tra Bersani e Renzi di due settimane prima. Ma a far pensare è il raffronto con gli iscritti al partito in Emilia Romagna: nella regione, il Pd fa infatti oltre 70mila tessere all’anno.
Redazione online