
Chiamato a riferire urgentemente alla Camera, dopo la violenta alluvione che ha nuovamente messo in ginocchio Genova, Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, ha spiegato: “In questi mesi abbiamo assistito a eventi drammatici: nelle città invase dal fango tanti cittadini si sono rimboccati le maniche e hanno aiutato il prossimo in difficoltà, hanno dato a tutti noi una grande lezione di dignità. Di fronte a disgrazie come quella di Genova, del Gargana, di Parma della Sardegna, il Governo c’è, i cittadini ci chiedono risposte e nostra risposta non deve essere lo scarica barile, ma di responsabilità di risolvere un problema che l’Italia si trascina dietro per colpe antiche”.
“Il dissesto idrogeologico è un male al quale non possiamo rassegnarci. E’ una malattia che deve essere curata a tutti i costi” – ha ammesso Galletti – “Lo stiamo facendo dal primo giorno con serietà, consapevoli che l’impegno per mettere in sicurezza il paese richiede tempo: cambiare le regole, semplificare le procedure, eliminare le cattive burocrazie, spendere tutti e subito i fondi fermi programmandone di nuovi secondo i bisogni della comunità è il lavoro che abbiamo davanti”.
“Chiedo anche al Parlamento il massimo sforzo, questo è un tema troppo importante per dividersi, per far prevalere le polemiche e le logiche di parte alle risposte che abbiamo il dovere morale di dare tutti all’Italia, come rappresentanti a vario titolo dello Stato”, ha detto ancora il ministro, chiamando alle proprie responsabilità la Regione Liguria, che avrebbe avuto “piena responsabilità dell’attività di allertamento, nella emissione sia degli avvisi meteo che degli avvisi di criticità idrogeologica e idraulica per quanto riferito al territorio regionale”.
La Liguria, chiarisce quindi Galletti, “dispone di un Centro funzionale decentrato attivo che svolge attività operative di previsione, monitoraggio e sorveglianza. Esso è gestito dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Liguria, ai sensi della L.R. n. 20/2006, ed è dipendente funzionalmente dalla struttura regionale competente in materia di protezione civile”. Infine, il Dipartimento della protezione civile “svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento generale della rete dei Centri Funzionali Regionali e può sostituire nei compiti e nelle funzioni i Centri funzionali decentrati non attivi, su richiesta delle Regioni interessate”.
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