Lettera Ue: lite Renzi-Barroso. Katainen: vogliamo evitare il peggio

Barroso e Renzi (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
Barroso e Renzi (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

La lettera inviata ieri al governo italiano dalla Commissione europea con la richiesta di chiarimenti sulla legge di Stabilità ha scatenato la lite tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la Commissione, in particolare con il presidente uscente di questa Josè Manuel Barroso. Alla richiesta di spiegazioni, nella lettera firmata dal commissario Katainen, sulla “significativa deviazione” dagli obiettivi di bilancio prevista dalla legge di Stabilità, il premier ha risposto con una certa sicurezza e perfino sfrontatezza, affermando che la correzione di bilancio che l’Unione europea chiede all’Italia corrisponde a “uno o due miliardi di differenza“: “Possiamo metterli anche domattina“, ha detto Renzi ieri, arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles. Il premier ha spiegato che si tratta di “un minimo sforzo”. Una risposta che non è certo piaciuta a Barroso, ma quello che ha mandato su tutte le furie il presidente uscente della Commissione è stata la pubblicazione sul sito web del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano dell’originale della lettera, dove chiunque poteva leggere nell’intestazione le parole in maiuscolo: “STRICTLY CONFIDENTIAL”, ovvero “strettamente confidenziale“. E’ stata “una decisione unilaterale del governo italiano“, ha commentato seccato Barroso, precisando che la Commissione europea “non era favorevole” alla pubblicazione della lettera, spiegando che si tratta di consultazioni riservate, da tenere in un clima “di fiducia”. Pare dunque essersi trattato di un vero e proprio sgarbo istituzionale, forse una bischerata di Renzi nei confronti della Commissione Ue a guida Barroso, per punirla dell’eccesso di austerità che ne ha caratterizzato l’azione in questi anni e mandare di traverso allo stesso Barroso la conclusione del suo mandato. “E’ finito il tempo delle lettere segrete“, ha incalzato ieri Renzi polemico, dicendosi inoltre “stupito della reazione di Barroso”, dato che la lettera era stata “anticipata dal Financial Times”.

Del resto, non che la lettera contenga chissà quali segreti di Stato. Si tratta in sostanza di un richiamo cordiale anche se netto e severo all’Italia sul rispetto del Patto di Stabilità europeo. Il premier, già assiduo sostenitore della trasparenza con la pubblicazione di testi e documenti online, su twitter in particolare, ha voluto semplicemente scoprire le carte in tavola. La lettera, poi, era già stata anticipata dal quotidiano finanziario britannico Financial Times, anche se non pubblicata per intero.

Non pago del dispetto a Barroso, Renzi ha anche annunciato che d’ora in poi saranno pubblicati tutti i dati delle spese dei palazzi europei, “sarà molto divertente“, ha aggiunto.

Tornando sulla legge di Stabilità italiana, oggi il Commissario europeo Jyrki Katainen ha detto che la Commissione Ue “non si è ancora fatta un’idea” e “aspetta ulteriori informazioni”: “stiamo ancora negoziando”, ha precisato. “Tutti vogliamo evitare lo scenario peggiore. Nulla è inevitabile”, ha concluso. Intanto, il governo italiano risponderà alle osservazioni contenute nella lettera di Bruxelles.

Oggi dal Consiglio Ue, Renzi si è augurato una rapida conclusione della trattativa con le autorità europee sulla legge di Stabilità italiana.

Valeria Bellagamba