
Se fosse una competizione agonistica, potremmo dire che al momento Luigi De Magistris sta vincendo ai punti; purtroppo però la battaglia legale del primo cittadino di Napoli, in seguito alla condanna nell’inchiesta per le intercettazioni in Why Not e la successione sospensione dall’incarico, in base alla legge Severino, è tutt’altro che una gara in pieno stile decoubertiniano, perché – tra mille veleni – in ballo vi è il destino dell’amministrazione della città di Napoli, la più grande del sud Italia.
Quelle che potrebbero essere falle nella legge Severino hanno fatto sì che il Tar campano desse ragione al ricorso del sindaco di Napoli contro la sospensione del prefetto Francesco Antonio Musolino. La sospensiva alla sospensione, per usare un gioco di parole, è stata decisa dal presidente della prima sezione del Tar Campania, Cesare Mastrocola, che dopo attenta riflessione e sette giorni in più per motivare la sentenza ha deciso di inviare gli atti alla Corte Costituzionale per non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale degli articoli 10 e 11 della legge Severino.
Il contenuto della sentenza di oggi è spiegato dal legale di De Magistris, Giuseppe Russo: “Gli atti andranno ora alla Corte Costituzionale, che dovrà calendarizzare e aspetteremo. La questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale amministrativo, riguarda in particolare gli articoli 10 e 11 della Legge Severino”. Spiega l’avvocato: “Gli articoli riguardano i problemi di incandidabilità di un sindaco condannato in modo definitivo, quale non è de Magistris, e quindi gli effetti che ha sulla sospensione”.
In pratica, “la sospensione, come sostiene il Tar, non ha un’efficacia retroattiva ed ha una valenza sanzionatoria e come tale contrasta su quelli che sono i principi della costituzione. Su questo dovrà pronunciarsi la Corte”. Da parte sua, De Magistris ha immortalato il suo rientro nella stanza del sindaco postando alcune foto su Facebook corredate dalla didascalia: “Torno, con ancora più energia e passione, ad essere il Sindaco, a tutti gli effetti, della mia amata Napoli“.
In direzione ostinata e contraria
Poi, in conferenza stampa, De Magistris ha citato Fabrizio De André: “Io voglio una Napoli che non molla anche quando il vento è sfavorevole, ma io andrò avanti sempre in direzione ostinata e contraria. Starò con i miei cittadini, sono loro i poteri forti. Cosa dico a chi ha chiesto le mie dimissioni? Il popolo deciderà chi sarà nel 2016 il nuovo sindaco di Napoli. Vorrei arrivare alla fine del mio mandato. Non si puo’ rimuovere un sindaco con un’operazione poco chiara. Questa ferita e’ stata parzialmente sanata dalle stesse istituzioni”.
Redazione online