#AstTerni, Poletti: “Scontri come a Roma non devono accadere”

Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

La polemica sugli scontri a Roma durante il corteo degli operai dell’Ast di Terni prosegue ed è stata rilanciata sui social network con l’hashtag #AstTerni dal programma Gazebo, in onda ieri sera su RaiTre, che ha mostrato immagini inedite sui fatti accaduti e che hanno fatto vedere come, in realtà, un capo della polizia abbia dato l’ordine agli agenti di caricare gli operai che stavano marciando in direzione del Ministero dell’Economia e quindi,  una prova inconfutabile sul fatto che i tafferugli non sono stati provocati dagli operai né che al momento della carica vi era un clima di tensione, come emerso invece inizialmente sui media.

Sul tema è intervenuto questa mattina il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che ha commentato che “è stata una bruttissima giornata, lavoriamo perché non accada mai più, i lavoratori debbono poter manifestare in sicurezza e in piena libertà”.
“In questi mesi, ci sono state centinaia e centinaia di manifestazioni, senza alcuna violenza. C’è stato un fatto negativo, ma il messaggio che noi mandiamo è che i lavoratori hanno titolo di manifestare quanto lo reputano, in forma pacifica. Quello di Roma è un fatto isolato che deve rimanere isolato”, ha sostenuto Poletti.

Per quanto riguarda invece il dibattito sul jobs act, il ministro ha confermato la volontà del governo a discutere delle modifiche della riforma spiegando che “credo sia chiaro quale sia l’intenzione del governo: lo abbiamo dichiarato in maniera esplicita anche in Senato, oggi c’è una discussione alla Camera, bene che ci sia questo confronto. Per noi la cosa essenziale è che siano mantenuti tempi molto rapidi di approvazione”.
Inoltre, ha poi aggiunto Poletti, la necessità di una rapida approvazione è collegata anche al fatto che ” nella legge di stabilità c’é una norma che prevede di ridurre il costo del contratto a tempo indeterminato e noi vorremmo farlo con il contratto a tutele crescenti. Quindi  cerchiamo di fare il più veloce possibile per promuovere una volta tanto i contratti a tempo indeterminato nel nostro paese”.

In ogni caso gli operai di Terni, come annunciato sabato, proseguiranno la protesta e si recheranno anche a Bruxelles, davanti alla commissione Ue. Ma non solo. Mercoledì, saranno di nuovo a Roma, giorno di un nuovo incontro tra le parti.

Redazione