E’ tornata a lacrimare la Madonna di Giampilieri

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Fedeli in preghiera (Ed Jones/Getty Images)

È tornata a lacrimare la Madonna nella casa di Pina Micali, a Giampilieri nei pressi di Messina. Domenica durante la visita di una famiglia di fedeli provenienti da Catania. Ad accorgersene, la piccola Karol, nipote della signora Pina, che ha percepito una goccia cadere su una mano. La lacrimazione è continuata per più di un’ora rigando il volto della statua di Maria.  La statua è stata donata lo scorso anno da un sacerdote di Agrigento, attorno vi sono altre icone della Madonna con il volto rigato di rosso. Sono ormai 25 anni che questi fatti si ripetono, senza una spiegazione, con la diffusione di un leggero profumo di rose. I fedeli presenti, assistendo alla lacrimazione, si sono commossi, e la voce si è sparsa ed ha attirato centinaia di fedeli e di curiosi, accorsi per pregare e chiedere la grazia. Secondo i fedeli, dalla tunica della statua scenderebbe un liquido simile ad olio. Sono ben nitide le macchie sangue raggrumato e sembra una ferita. Una trentina di persone sono raccolte in preghiera davanti alla statua: c’è chi chiede una grazia, chi di poter parlare con la signora Pina. Quest’ultima però sta male e non riesce a stare in piedi. Si fa vedere solo per un breve saluto e chiede a tutti di pregare promettendo che se torneranno darà loro del cotone con l’olio che scende dalla tunica della statua della Madonna. Tutto ebbe inizio iniziato il 21 ottobre 1989 quando nella casa in via Nazionale un’ immagine bronzea di Gesù al capezzale della signora Pina cominciò a lacrimare. Per diversi mesi i fenomeni continuano. Nella Pasqua del 1990 le lacrime si trasformano in gocce di sangue, dagli occhi, dalla corona di spine del crocifisso, dalla bocca e dal naso. Cominciano ad apparire di piccole croci di sangue sulle pareti della stanza. Nel 1992 toccò ad una delle statue della Madonna e poi a tutte le altre donate alla signora Pina. Vennero effettuate analisi chimiche: sono lacrime e sangue umano. La Curia, dice che non ha prove sulla reale origine del fenomeno ed invita tutti alla cautela ma i fatti continuano, così come continuano i messaggi che dal 1992, anno delle prime visioni di Pina Micali, sono ormai migliaia, ed esortano alla preghiera e all’aver fede.

DC