Incontro Renzi-Berlusconi, ‘rivisto’ il Patto del Nazareno

Renzi Vs Berlusconi: carro satirico (FABIO MUZZI/AFP/Getty Images)
Renzi Vs Berlusconi: carro satirico (FABIO MUZZI/AFP/Getty Images)

Dopo l’incontro odierno a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e l’ex premier e attuale leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, accompagnati il primo dal vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, il secondo dai ‘fedelissimi’ Gianni Letta e Denis Verdini, il cosiddetto Patto del Nazareno sulla legge elettorale si sarebbe rinnovato. La conferma, indiretta, è arrivata poco fa dal ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, la quale ha spiegato che l’ipotesi in campo è quella del “premio di maggioranza al 40% e la soglia di accesso al 5%”.

“Non ero all’incontro con Berlusconi ma noi questo proponiamo”, ha precisato la Boschi, che rispetto all’ipotesi di eleggere il 70% dei parlamentari con le preferenze e il 30% col listino bloccato, ha sentenziato: “Dobbiamo valutarla insieme agli alleati”. Vale a dire, in particolare, con il Nuovo Centrodestra, il cui leader, Angelino Alfano, dovrebbe vedersi con la Boschi lunedì prossimo. Intanto, il premier ha anche incontrato in mattinata i capigruppo del Pd Senato e Camera Luigi Zanda e Roberto Speranza, il presidente del partito Matteo Orfini, il vicesegretario Lorenzo Guerini, e altri esponenti di punta per discutere di questi argomenti, che poi dovrebbero essere oggetto di confronto domani in segreteria nazionale.

In precedenza, il ministro Boschi, rispondendo a una domanda sul rinvio a giudizio di Verdini nell’inchiesta sulla cosiddetta P3, aveva glissato: “Il nostro referente è Forza Italia, che ha mantenuto il proprio impegno sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale. Oltre alla maggioranza di governo, il percorso per le riforme va avanti con Forza Italia”. Davanti però alle insistenze dei cronisti, che le chiedono se “parla o no con Verdini”, la Boschi – che si trovava nella sede milanese di Unicredit – evita di rispondere in maniera decisa e si limita a dire: “Perdo l’aereo”.

Maretta nel Pd

Chi invece chiede di chiudere al dialogo con Verdini, dopo gli ultimi accadimenti, è però gran parte della minoranza del Partito Democratico; è ironico Pippo Civati: “Sono sinceramente preoccupato per Renzi perché ha un amico nei guai”. Dura come sempre Rosy Bindi: “La verità è che a questo punto non bisognava proprio arrivarci, non c’era bisogno di quest’altro processo per capire che le riforme non si fanno con la garanzia di Verdini”.

Tra i bersaniani, Davide Zoggia contesta: “Io mi limito a leggere politicamente la vicenda e ricordo che quando noi concordammo con Berlusconi il nome di Franco Marini per il Quirinale venne giù il mondo nel Pd. Adesso nessuno parla”. Lapidario invece il commento di Alfredo D’Attorre: “A Renzi dico che fare le riforme con Verdini non è stata un’idea brillante”. A chi sostiene lo spirito garantista, infine, risponde indirettamente il senatore Massimo Mucchetti, interpellato dall’Huffington Post: “Il principale negoziatore e testimone del patto del Nazareno è una persona che ha condotto al fallimento una banca di credito cooperativo. E questa non è materia di processo, ma un dato della realtà”.

 

GM