
Nessun passaggio di testimone, né nei confronti di Matteo Salvini, né nei confronti di chicchessia: Silvio Berlusconi si sente ancora leader indiscusso del centrodestra, pronto a ricandidarsi alla presidenza del Consiglio, non appena verranno meno gli impedimenti derivanti dalla condanna nel processo Mediatrade. Lo ha spiegato lo stesso leader di Forza Italia, intervistato oggi da ‘Quotidiano Nazionale’, chiedendo al giornalista di evitare di utilizzare il “se”: “Sono certo che la Corte europea dei diritti dell’uomo cancellerà una condanna paradossale ed ingiusta”.
E mentre Salvini scalpita e da più parti si evidenzia il progetto del leader del Carroccio di mettere insieme un raggruppamento di centrodestra che ricalchi il Front National di Marine Le Pen, Berlusconi gela gli entusiasmi del segretario federale della Lega Nord: “Vuole fare la rivoluzione liberale che non è riuscita al Pdl? Per farla bisognerebbe in primo luogo essere liberali. Noi per questo Paese abbiamo fatto tantissimo. Salvini, al netto della propaganda, deve ancora dimostrare di saper fare qualcosa”.
Sferzante è poi Berlusconi nei confronti del Nuovo Centrodestra e del suo leader, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, poco più di un anno fa uomo di fiducia del leader di Forza Italia: “Mi domando quale futuro si prefigurino i componenti del Nuovo centrodestra. Se decideranno di far parte della sinistra saranno abbandonati dai loro elettori. Se resteranno al centro, soli e ininfluenti, nessuno troverà opportuno votarli. Mi sembra che debbano darsi una mossa”.
“Il centrodestra oggi non c’è più”
Ad affermare che “il centrodestra oggi non c’è più” è l’ex ministro Giorgia Meloni, intervistata dal quotidiano ‘La Stampa’. Spiega la presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: “Un partito che si dice di centrodestra è al governo con la sinistra e un altro ci fa insieme le riforme istituzionali. Ci vuole qualcosa di completamente nuovo, un centrodestra che sia apertamente e decisamente bipolarista, che adotti sistemi nuovi e democratici di selezione della classe dirigente”.
Questi i desideri della Meloni: “Vorrei che questo centrodestra recuperasse tutte quelle liste civiche e quei movimenti di cittadini che si sono allontanati da noi. Vorrei un centrodestra che, come dice Salvini, si occupasse seriamente dell’immigrazione, delle tasse, visto che sono tutte aumentate e specie quelle sulla casa, ma che si occupasse anche di lavoro ricominciando dalla priorità delle partite Iva, che si occupasse di Europa, della sovranità nazionale, e naturalmente dei temi etici, e lì mi pare ci si sia lasciati un po’ andare”.
GM