Elezioni anticipate, la scommessa di Salvini: “Al voto in primavera”

Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord (GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord (GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

Il consenso intorno alla sua leadership sembra essere in costante crescita, tant’è che la Lega Nord pare essere tornata quella dei tempi che furono, con una differenza non troppo sottile: adesso i consensi riesce a conquistarli anche nelle regioni centromeridionali, tanto che il progetto di ‘Lega dei Popoli’ sta rapidamente prendendo forma e sostanza. Oggi, il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, è stato ospite di Mix24, il programma radiofonico di Radio24 condotto da Giovanni Minoli, lanciando il proprio pronostico: “Si votera’ in primavera. Renzi farà saltare il tavolo”.

Questa l’opinione di Salvini: “Tutti i dati economici stanno condannando il governo Renzi, che promette tante cose. Secondo me Renzi fa saltare il tavolo e si sceglie altri tre nemici”. A quel punto, secondo il leader della Lega, Renzi dirà: “Non mi fanno governare”. Per Salvini, l’attuale premier è comunque “al servizio dell’Europa. Lui alza la voce ma poi va a Bruxelles a prendere i compitini e li porta a casa silenzioso. Detto questo, noi saremo pronti in primavera”.

“Con Berlusconi spero non sia finita, se però tutti guardiamo avanti. Non mi piace la nostalgia, il ripensare a formule vecchie”, ha poi aggiunto Salvini parlando dei rapporti interni al centrodestra, sottolineando come sia “assolutamente utile fare le primarie nel centrodestra per scegliere il prossimo candidato premier. Basta che ci sia prima un programma comune. Le primarie si, con un programma condiviso. Voglio sapere cosa pensa Berlusconi sull’euro, sullo ius soli, sul ruolo della Merkel in Europa”.

No a cittadinanza per immigrati

Salvini ha quindi motivato la propria contrarietà alla cittadinanza italiana per i figli di immigrati: “Sono i cittadini italiani a soffrire di più sotto tutti i punti di vista: case popolari, diritti sociali, ad esempio gli immigrati sotto i 65 anni che si ricongiungono con i propri parenti in Italia hanno diritto alla pensione sociale subito. Si tratta di una follia priva di qualsiasi senso”. Il leader leghista precisa: “Gli immigrati regolari sono miei fratelli, noi abbiamo nominato responsabile del dipartimento per l’immigrazione una persona che è arrivata dalla Nigeria. Ha fatto il suo percorso di studi, è un piccolo imprenditore, ha rispettato le regole”.

“A 18 anni può avere la cittadinanza. Non mi bastano 5 anni di scuola elementare per regalare la cittadinanza”, ha aggiunto Salvini, giustificando: “Non vedo la necessità di questa accelerazione, lo ius soli seppur temperato lo vedo inutile oltre che dannoso. Sfido chiunque, compresi i miei fratelli immigrati che conosco da sempre, a dire che questa è una priorità”.

Rapporti con la Meloni

“Con chiunque parli quando vengo a Roma, mi dicono che è meglio uno estratto a sorte dalla guida telefonica del sindaco Marino”, ha scherzato Salvini, dicendosi contento se poi la sfidante del primo cittadino fosse la leader di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, “che mi sembra una persona in gamba”.

Ma la diretta interessata, intervistata da ‘La Stampa’, sembra pensarla un po’ diversamente: “Noi siamo una forza patriottica di destra. Crediamo nel valore della nazione. Non ci piacciono i particolarismi che da sempre muovono la Lega. Siamo persuasi che l’Italia sia forte e in grado di farsi sentire in Europa soltanto se rimane unita. Allora io sfido Salvini a fare sul serio: facciamo una cosa vera, rivoluzionaria”. Questa la proposta della Meloni: “La Lega abbandoni il secessionismo e l’idea di una lista del Nord e una del Sud e facciamo nascere con tutti quelli che ci stanno un partito nazionale autenticamente alternativo a Renzi e alla sinistra, che si occupi di tutti”.

 

GM