
Un nuovo bollettino, con previsioni tutt’altro che ottimistiche, è stato diffuso dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile per la giornata di domani. In particolare, si legge nella nota, “è stata valutata ancora per domani criticità rossa per rischio idraulico diffuso sul bacino Veneto del Livenza e per rischio idrogeologico localizzato su buona parte del Friuli Venezia Giulia, su tutto il territorio umbro e sul bacino toscano dell’Albegna, sul Lazio meridionale e parte del Molise, nonché sulla Calabria, buona parte della Basilicata, Puglia meridionale e gran parte della Sicilia”.
Praticamente tutta Italia, senza quasi nessuna esclusione, sarà soggetta a rischi valutati dalla Protezione Civile come arancioni e gialli; il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara sottolinea che “a complicare ulteriormente il quadro meteorologico ci penserà un vortice ciclonico in formazione tra basso Tirreno e Sicilia, responsabile di un’acuta fase di maltempo al Sud e sulla Sicilia nelle prossime 36 ore. Su queste regioni infatti sarà elevato il rischio di fenomeni violenti, anche a carattere di nubifragio, in particolare sull’Isola nonché su Calabria specie jonica, Metaponto e Salento”.
Disagi previsti ancora per domani anche a Roma, “già interessata da forti piogge in mattinata. Gli accumuli pluviometrici potranno localmente superare i 50-60mm in poche ore, con locali allagamenti o dissesti idrogeologici non esclusi”. Breve tregua nel fine settimana, ha spiegato ancora Ferrara, “sebbene con ancora delle nubi irregolari associate a qualche pioggia su area jonica, adriatiche e Nordest”.
Nella Capitale, dove molti sono stati i disagi, avrebbe comunque tenuto bene il sistema messa in campo alla Protezione civile locale, come tiene a evidenziare una nota del Campidoglio, che parla di un dispositivo messo in campo di “un totale di 800 persone e più di 50 associazioni di volontariato, 25 squadre composte dalla Direzione Protezione Civile e dal Servizio Giardini, 70 idrovore attive”.
Abbattere le nutrie
In una situazione molto complessa, arriva in queste ore la denuncia del capogruppo della Lega Nord in commissione Agricoltura, Roberto Caon: “A causa del veto di quattro animalisti della sinistra e del M5S è ferma da mesi una proposta di legge in commissione Agricoltura per consentire finalmente l’abbattimento delle nutrie. Questi animali continuano a provocare enormi danni all’agricoltura e alle coltivazioni, oltre a portare malattie pericolose per gli esseri umani, e con il ritorno del maltempo saranno ancora una volta causa di straripamenti dei fiumi. Il governo si svegli ed impedisca che pochi fanatici blocchino un intervento necessario alla salvaguardia dei nostri territori e delle nostre colture”.
GM