Allerta meteo, appello di Napolitano: “Si salvaguardi l’ambiente”

Giorgio Napolitano (Getty Images)
Giorgio Napolitano (Getty Images)

Un livello d’attenzione che difficilmente si ricorda: l’allerta meteo di questi giorni, con il maltempo che sta mettendo in ginocchio molte aree della Penisola, con richiami della Protezione Civile a prestare attenzione – a fasce variabili dal ‘giallo’ al ‘rosso’ – praticamente in tutta Italia, ha ‘costretto’ a un intervento anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che nel messaggio inviato al presidente dell’Anci, Piero Fassino, in occasione dell’Assemblea Generale in corso in questi giorni a Milano.

Il presidente della Repubblica invita a non trascurare “che il ripetersi di eventi catastrofici, con pesanti e talvolta drammatiche conseguenze per le popolazioni colpite, per le infrastrutture e le ricchezze naturali, richiama tutti, e in prima persona gli amministratori locali, ad una comune e solerte responsabilità per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente”. Una chiamata alla responsabilità di Napolitano, che arriva nel giorno in cui da Nord a Sud, ma soprattutto nelle regioni meridionali, i Comuni si arrendono alla furia del maltempo e scelgono di chiudere preventivamente le scuole.

Da Catania a Palermo, dal Salento alla Ciociaria, infatti, sono centinaia i Comuni che hanno preventivamente scelto di chiudere i propri edifici scolastici: solo in provincia di Lecce, ieri sera la serrata era stata confermata in 17 Comuni, compreso Gallipoli. Nella Città Bella – dove il vento soffia dai quadranti meridionali tra i 19 e i 26 nodi – non sono stati solo i più piccoli a restare a casa: chiusi anche licei e istituti tecnici frequentati da migliaia di studenti provenienti dai comuni limitrofi, ma si contano anche i primi danni con un palo dell’illuminazione pubblica che è crollato nella notte, distruggendo due automobili.

La situazione a Roma

Nella Capitale, intanto, nonostante l’allerta sia passata da rossa ad arancione, la Protezione Civile prosegue negli interventi continui, segnalando: “50 gli interventi per allagamenti, circa una quindicina quelli per messa in sicurezza alberi e rimozione ramaglie. La zona più colpita risulta quella di Corcolle, con diversi allagamenti stradali e alcuni in abitazioni, che però hanno interessato solo garage e piani seminterrati”. Preoccupazione infine per il livello dei fiumi: “Il Tevere e l’Aniene rimangono sotto stretta osservazione con livelli registrati alle ore 6 all’idrometro di Ripetta di 7,37 m – Fase di Attenzione. Già nella nottata, al raggiungimento dei 7 m, è stata predisposta la chiusura delle banchine nel tratto urbano. Per l’ Aniene, alle ore 6 all’idrometro di Ponte Mammolo si registravano 5,15 m”.

 

GM