
Oggi, 7 Novembre 2014, Cagliari, la Sardegna e l’Italia calcistica intera festeggiano i primi 70 anni di uno dei migliori giocatori di sempre, Gigi Riva, detto ‘Rombo di Tuono’. Un mito, anzi il Mito con la M maiuscola per eccellenza. L’attaccante più forte che la nostra Nazione abbia mai sfornato. Nato a Leggiuno in Provincia di Varese, è diventato negli anni sardo d’adozione, tanto che tuttora vive e risiede nella sua Cagliari. Vi arrivò nel 1963, prelevato dal club sardo dal Legnano, convinto di rimanerci un anno e basta, prima di tornarsene a casa. E invece non se ne andrà mai più dall’Isola che è diventata anche sua. Riva ha giocato con sole tre maglie nella sua carriera. Quella del Legnano, una sola stagione in Serie C, quella del Cagliari, per 13 anni consecutivi e quella azzurra della Nazionale italiana, dal 1965 al 1974.
Con la maglia rossoblu ha vinto lo storico scudetto del 1970, portando sul tetto d’Italia una piccola squadra come quella sarda. Questo è stato il momento più alto della storia del Cagliari, che tutt’oggi ancora ricorda quella stagione come una cosa irripetibile. Ha trascinato l’Italia alla vittoria dell’Europeo del 1968 e con la maglia azzurra ha segnato anche nella leggendaria partita contro la Germania Ovest ai Mondiali di Messico ’70, 4-3 il risultato finale. Riva è ancora oggi il miglior marcatore della storia della Nazionale con 35 reti in 42 presenze. Col Cagliari, invece, ha realizzato 164 reti in 315 partite. Cifre mostruose rapportate all’epoca. Nel 2005 lo stesso Cagliari ha ritirato per sempre la sua maglia numero 11.
Riva è stato poi un importantissimo dirigente della Nazionale italiana, dal 1990 al 2013. Prima come dirigente accompagnatore e poi come team manager, partecipando a tutte le spedizioni azzurre tra Mondiali ed Europei. Fu fondamentale anche nella vittoria del Campionato del Mondo 2006 in Germania, con Lippi allenatore. Recentemente Fabio Cannavaro ha affermato che senza la sua presenza e il suo carisma, probabilmente l’Italia non avrebbe vinto quel Mondiale. Ha dovuto lasciare l’incarico per alcuni problemi fisici che lo tormentano da tempo nel maggio 2013. L’ex Ct Cesare Prandelli ha sperato a lungo che tornasse sui suoi passi e lo accompagnasse nell’avventura mondiale di Brasile 2014, ma lui ha detto no.
Da parecchi anni ormai vive nella sua Cagliari, come detto, ma si è ritirato dalla scena e dai riflettori che per anni l’hanno visto protagonista, perlomeno sul campo, visto che è sempre stato una persona schiva e riservata nel privato. Nel capoluogo sardo lo si può vedere in giro per le sue passeggiate o nel suo ristorante preferito, come fosse una persona normale, lui che è il Mito, anche se mito non si è mai sentito. In questo momento vive un momento delicato, di solitudine e difficilmente si farà vedere in pubblico nemmeno per il suo compleanno. Il Cagliari, tramite il Presidente Giulini, l’ha invitato più volte allo stadio e l’avrebbe voluto coinvolgere nel suo progetto, facendolo anche Presidente Onorario, ma non è ancora giunto il momento.
E allora, tanti auguri GIGGIRRIVA. Sì, con le doppie in evidenza, come i sardi amano chiamarlo…
Marco Orrù