Germania: la produzione industriale risale, ma sotto le attese

Angela Merkel (ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images)
Angela Merkel (ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images)

Delusione per Angela Merkel. La produzione industriale della Germania è tornata a salire a settembre, dopo il crollo dello scorso agosto, tuttavia il dato positivo è sotto le aspettative. Infatti, mentre gli analisti avevano previsto una crescita del 2%, a settembre l’industria tedesca è cresciuta solo dell’1,4%, oltre mezzo punto in meno delle attese. Nel terzo trimestre del 2014 la produzione industriale tedesca è cresciuta dllo 0,4%.

Nonostante la Germania sia la locomotiva europea, anche la sua economia deve fare i conti con un rallentamento della crescita e del calo di clima di fiducia in Europa. Del resto, l’Ocse ha lanciato ieri un chiaro segnale all’Eurozona: “La debolezza di Germania, Francia e Italia ha annullato i miglioramenti nei Paesi periferici e l’inflazione è continuata a calare”, “la zona euro sta rallentando fino a fermarsi e rappresenta un rischio rilevante per la crescita mondiale, con la disoccupazione che resta alta e l’inflazione persistentemente lontana dall’obiettivo” (il 2%, fissato dalla Bce).

Se la produzione industriale cresce poco, Angela Merkel può sorridere sulle esportazioni, che a settembre sono aumentate del 5,5%, dopo il pesante calo del 5,8% di agosto. In questo caso, la crescita è stata decisaamente superiore alle attese che erano del 2,7%. Salgono anche le importazioni, a +5,4% dopo il calo dell’1,3% sempre ad agosto.

Continua a crescere il surplus commerciale della Germania che, corretto per effetti di calendario, è passato a settembre a 18,5 miliardi di euro. Ad agosto era a 17,5 miliardi. L’eccesso di surplus della bilancia commerciale tedesca, però, viola il patto di stabilità europeo, danneggiando gli altri Paesi membri. Anche se la Germania ha incrementato le importazioni, spende ancora troppo poco nel mercato interno, tanto che lo stesso Commissario Ue Katainen ha invitato il Paese di Angela Merkel a fare maggiori investimenti, nell’interesse non solo dell’Europa ma della Germania stessa.

V.B.