Elena Ceste: una testimone svela un possibile movente

L'esterno della casa di Elena ceste
L’esterno della casa di Elena ceste

Asti. Costigliole. Le indagini per scoprire chi ha ucciso Elena Ceste vanno avanti senza sosta. Anche nel week  endsi continua a lavorare per capire chi ha ucciso la povera mamma di 4 figli.

Nel frattempo, in attesa di conoscere l’esito delle perizie sui brandelli di telo verde ritrovati nel canale di scolo delle campagne astigiane,  restano in piedi tutte le ipotesi investigative al vaglio degli inquirenti.

L’unico sospettato del delitto, per la Procura, è  il marito di Elena, Michele Buoninconti. Il pompiere, nell’ultimo periodo è diventato intrattabile. In settimana ha aggredito gli operatori di Porta a Porta che facevano dei filmati dinnanzi alla sua abitazione.

Inoltre,  secondo una testimone sentita da Pomeriggio 5, non ci sarebbe solo il movente passionale: sta prendendo piede l’ipotesi di un omicidio scaturito da una motivazione di natura economica, che avrebbe spinto Michele a liberarsi di sua moglie.

“Michele Buoninconti- riporta retenews.it – visti i malumori di Elena che, a suo dire, lo tradiva con uomini frequentati in chat, avrebbe avuto il timore di divorziare da lei. Alla donna, infatti, sarebbe rimasta la casa di Costigliole, dove abitava con i 4 figli. Non solo, anche l’immobile di Angri pare sia intestato ad Elena, benché “l’abbiano pagato i parenti di Michele”, ha detto la misteriosa testimone di Barbara D’Urso. La donna ha inoltre rivelato che per comprendere fino in fondo questa ‘motivazione economica’, bisognerebbe “guardare molto lontano …”. Cosa significa? Di cosa è a conoscenza questa misteriosa testimone che si fa portavoce di “chiacchiere di paese” sempre più insistenti?

 

MD