
“Sulla A1 Milano-Napoli su disposizione della autorità prefettizia sono chiusi i tratti Magliano Sabina-Orte verso Firenze e Attigliano-Orte verso Roma a causa di una manifestazione di protesta”: così il sito di Autostrade per l’Italia annuncia che disagi, e non pochi, si sono manifestati e si continuano a manifestare per gli automobilisti sull’Autosole a causa della nuova manifestazione degli operai dell’Acciai Speciali Terni, i quali sono sempre più preoccupati rispetto alla propria sorte e sempre meno possibilisti rispetto a una conclusione positiva della vertenza che li riguarda. Solo dopo diverse ore gli operai hanno tolto i blocchi, ma la situazione è ancora molto complicata per gli incolonnamenti nel frattempo avvenuti.
Nonostante gli ultimi accadimenti, con le cariche della polizia alla manifestazione romana degli operai, non vi è nessuna intenzione di arretrare e i rappresentanti dei lavoratori tornano oggi a spiegare: “E’ una situazione seria, non stiamo giocando. Non ce ne andiamo”. Per ora la Società Autostrade segnala “5 km di coda in aumento tra Orvieto ed Attigliano verso Roma e 10 km di coda in aumento tra Ponzano Romano e Magliano Sabina verso Firenze”, ma la situazione non sembra in via di risoluzione.
Quella di occupare l’autostrada A1 nei pressi di Orte è stata definita dal segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, una scelta “unanime”, mentre su Twitter il senatore Pd Miguel Gotor ha evidenziato: “Scendere in strada è unico modo che hanno per sfondare muro della comunicazione”. Forte la critica di Giorgio Airaudo di Sel: “Il Governo sulle Acciaierie Speciali Terni fa melina, non impegna l’azienda ai suoi doveri e lascia alla ThyssenKrupp il logoramento dei lavoratori. Questo è inaccettabile. Il governo Renzi rischia di fare ‘chiacchiere’, mentre ai lavoratori servono fatti”.
Secondo Airaudo, “sotto i riflettori e davanti alle TV, il governo annuncia una disponibilità dell’impresa che poi ai tavoli la multinazionale tedesca ridimensiona. Renzi registri che serve un impegno diverso ed efficace del governo, fino ad immaginare la partecipazione pubblica all’impresa, a tutela del lavoro, del patrimonio industriale e del futuro del Paese nel settore manifatturiero”.
Il governo dei tweet
“La vicenda dell’acciaio di Terni è la cartina di tornasole delle politiche industriali e del lavoro del governo dei tweet”, è in sintesi il pensiero di Airaudo, che conclude con un doppio appello: “Il governo deve spendersi maggiormente a difesa della lavoro, a tutela di quei lavoratori. La Thyssen deve aumentare in modo significativo i tonnellaggi se vuole dare futuro al secondo forno, all’occupazione e all’indotto”.
GM