
“L’Italia ha bisogno di un sistema istituzionale che garantisca governabilità, un vincitore certo la sera delle elezioni, il superamento del bicameralismo perfetto, e il rispetto tra forze politiche che si confrontino in modo civile, senza odio di parte”, inizia così il comunicato congiunto di Forza Italia e Partito Democratico, al termine del vertice – avvenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi – che ha rinsaldato il Patto del Nazareno, tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, dopo che la scorsa settimana si era ipotizzato che potesse esserci una rottura definitiva.
“Queste sono le ragioni per cui Partito Democratico e Forza Italia hanno condiviso un percorso difficile, ma significativo, a partire dal 18 gennaio scorso con l’incontro del Nazareno”, prosegue la nota, che poi mette in risalto: “L’impianto di questo accordo è oggi più solido che mai, rafforzato dalla comune volontà di alzare al 40% la soglia dell’Italicum, e dall’introduzione delle preferenze dopo il capolista bloccato nei 100 collegi”.
Si legge ancora nella nota: “Le differenze registrate sulla soglia minima di ingresso e sulla attribuzione del premio di maggioranza alla lista, anzichè alla coalizione, non impediscono di considerare positivo il lavoro fin qui svolto e di concludere i lavori in Aula al Senato dell’Italicum entro il mese di dicembre e della riforma costituzionale entro gennaio 2015”.
Concludono Pd e Forza Italia: “Questa legislatura che dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018 costituisce una grande opportunità per modernizzare l’Italia. Anche su fronti opposti, maggioranza e opposizioni potranno lavorare insieme nell’interesse del Paese e nel rispetto condiviso di tutte le Istituzioni”.
Al vertice, oltre a Renzi e Berlusconi, hanno partecipato – come già la scorsa settimana – il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini, e i stretti collaboratori del leader di Forza Italia, Denis Verdini e Gianni Letta.
GM