
“Cui prodest?“, con questa questione i latini provavano a far chiarezza rispetto ai giovamenti che una decisione poteva avere sulla popolazione. Questa espressione, divenuta di uso comune anche ai nostri giorni, potrebbe essere utilizzata anche di fronte alle centinaia di emendamenti presentati alla legge di stabilità. Stasera dovrebbe avvenire la scrematura finale, mentre 104 emendamenti dei 1600 cassati nell’esame di ieri della legge di Stabilità sono stati riammessi dalla Commissione Bilancio. In tutti, sono circa 2mila gli emendamenti, ma entro stasera dovrebbero rimanerne un quarto, dopo la definitiva scelta dei gruppi parlamentari.
Ma ‘cui prodest?’ A chi giovano gli emendamenti alla legge di stabilità presentati in questi giorni? Alla lotta alla ludopatia, per esempio, come spiega al ‘Velino’, Barbara Saltamartini, vicepresidente della commissione Bilancio della Camera in quota Ncd: “Gli interventi sono mirati per combattere le forme di gioco d’azzardo patologico”. Oppure alla famiglia, con incentivi a fare figli con il Nuovo Centrodestra che vuole “rendere permanente il bonus bebè, inserito nella legge di Stabilità”.
Oppure alla salvaguardia delle pari opportunità, come spiega la deputata di Forza Italia Elena Centemero, membro della Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d’Europa:”Dato che il premier Renzi continua a non esercitare la delega alle Pari Opportunità che ha voluto tenere per sé, ho presentato due emendamenti alla legge di stabilità che mirano a colmare un vuoto evidente nell’azione di questo governo”. Gli emendamenti riguardano l’incremento di “2 milioni e mezzo di euro le risorse per i progetti legati ai percorsi formativi ‘Donna, politica ed istituzioni’ promossi dal Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Miur e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione” oltre a “forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza”.
“Piattaforma liberale” di Forza Italia
Il deputato di Forza Italia, Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera, spiega invece in una nota: “Da opposizione costruttiva, abbiamo offerto a tutti, attraverso i nostri emendamenti, gli strumenti non solo per migliorare in senso pro-crescita la legge di stabilità, evitando clamorosi errori come ulteriori aumenti fiscali, ma anche per un vero e proprio choc fiscale che renda più competitive le nostre imprese”.
Dentro il partito ‘azzurro’, Renato Brunetta, capogruppo alla Camera, spiega che non ci sono però i soldi: “Le anomalie tecniche riscontrate [dal Servizio Bilancio della Camera, ndr] vertono sugli stessi temi della scorsa primavera, a dimostrazione che il governo non impara dagli errori, ma li ripete. Bonus 80 euro, taglio dell’Irap, gettito derivante dalla lotta all’evasione fiscale le principali voci contestate. Il problema: le coperture. Non ci sono. Non è una novità. Quello che preoccupa è che il governo, pur consapevole della mancanza di risorse per attuare le misure presentate all’opinione pubblica, proceda incurante non solo delle critiche che gli vengono rivolte”.
Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, mette sotto accusa un altro punto: “La Legge di Stabilità attacca le Casse di previdenza dei professionisti su tre fronti: alza la tassazione sui fondi pensione al 26%, infierisce sul tfr e colpisce la previdenza integrativa. Inoltre, non viene nemmeno specificato a cosa serva questo prelievo a danno degli Istituti e cosa andrà a finanziare. Si impone dunque anche una fondamentale questione di trasparenza”.
Comunque la si veda, la battaglia degli emendamenti quasi sicuramente sarà lunga e non è escluso che qualcuno di questi passi, grazie a maggioranze trasversali.
GM