Nassiriya, undici anni fa l’atroce attentato

 

Fiori in onore delle vittime di Nassiriya (AFP/Getty Images)
Fiori in onore delle vittime di Nassiriya (AFP/Getty Images)

12 novembre 2003: in Iraq, a Nassiriya, una tremenda esplosione colpì la base italiana di stanza nel Paese, uccidendo 28 persone, tra cui 19 italiani. 12 i carabinieri che trovarono la morte in quell’attentato, cinque i militari dell’Esercito, due i civili, ovvero il cooperatore internazionale Marco Beci e il regista Stefano Rolla. Quest’ultimo era accompagnato dal suo aiuto, Aureliano Amadei, che qualche anno dopo girerà la pellicola ‘Venti sigarette’ per rinnovare il ricordo e far luce su quei drammatici momenti.

Drammatici momenti che sono anche al centro del discorso tenuto oggi alla Camera dalla presidente Laura Boldrini, che ha rinnovato il tragico ricordo di quel giorno: “In questo giorno in cui rendiamo omaggio alla memoria di tutti gli italiani che, impegnati in diversi Paesi nelle missioni internazionali, hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere, rivolgo – a nome di tutta l’Assemblea – un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie. Il loro sacrificio ci ricorda l’alto valore e il significato del servizio prestato dalle donne e dagli uomini del nostro Paese che, con spirito di abnegazione ed elevata professionalità, operano in aree del mondo martoriate dai conflitti”.

Riferendosi poi nello specifico all’attentato di Nassiriya, la Boldrini ha proseguito: “Si trattò del più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, in cui vennero uccisi diciannove nostri connazionali – di cui dodici carabinieri di stanza presso la base irachena, cinque militari e due civili – che partecipavano alla missione internazionale denominata ‘Antica Babilonia’. Rivolgo un saluto a nome dell’Assemblea ai parenti delle vittime oggi presenti nelle tribune che tra poco incontrerò personalmente”.

Una ferita ancora aperta

“L’attentato a Nassiriya costituisce una ferita ancora aperta che gli anni trascorsi non sono riusciti a rimarginare” – ha spiegato ancora la Boldrini – “un dolore mai sopito che si rinnova in questo anniversario. Costituisce pertanto un dovere morale per noi tutti, Istituzioni, politica, cittadini, riconoscere e ricordare costantemente il valore e la ricchezza del sacrificio e l’impegno di quanti, al di fuori dei confini nazionali, sono caduti per gli stessi valori di libertà, giustizia e democrazia sui quali si fonda la nostra Costituzione”.

 

GM