
Nel corso dell’audizione in Commissione Affari costituzionali sulla riforma del titolo V della Costituzione, il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha sollecitato: “Mi permetto di dire tra parentesi che questa condivisione del processo ed il ruolo attivo che hanno mostrato le regioni stride un tantino con le modalità con cui sta procedendo nella discussione sulla Legge di Stabilità“.
Ha spiegato il governatore del Piemonte: “Trovo che ci sia qualche potenziale contraddizione. Parlo dal punto di vista metodologico. Se le regioni hanno un ruolo di impalcatura di uno dei due rami del Parlamento, mi aspetto che anche nella fase di discussione della legge dei budget, uno degli atti più importanti, vi sia il riconoscimento di una pari dignità istituzionale“.
Secondo Chiamparino, “vi è da parte delle Regioni una condivisione sugli obiettivi di fondo di revisione della Costituzione, ma questa condivisione del processo stride con le modalità con cui sta procedendo la discussione sulla legge di stabilità. C’è qualche potenziale contraddizione“.
Intanto, è stata calendarizzata la discussione in Aula a Montecitorio sulla riforma costituzionale del Senato e sul Titolo V, in modo da farla approvare in prima lettura entro la fine dell’anno, così come di recente auspicato dal governo Renzi. La discussione in prima commissione si concluderà la prossima settimana, vale a dire il martedì 18 novembre, poi entro il 24 novembre andranno presentati gli emendamenti che poi passeranno alla votazione a partire da martedì 25 novembre. Il testo definitivo dovrebbe essere approvato in prima lettura alla Camera il 10 e 11 dicembre.
GM