
Tor Sapienza, periferia est di Roma. Una banlieue a cavallo del Grande Raccordo Anulare, come la definisce qualcuno. Qui, la notte scorsa e quella ancora precedente, in decine hanno assaltato il centro di prima accoglienza di via Morandi dove sono ospitati una trentina di migranti, quasi tutti di origine nigeriana, ritenuti colpevoli di aver ‘innalzato’ il tasso di criminalità del territorio, mettendo a segno una serie di reati.
L’assalto di stanotte è così descritto in una nota della Questura: “Alle ore 22 circa di ieri, le due pattuglie poste per la vigilanza fissa a salvaguardia del Centro sono state raggiunte da circa 70/80 persone, molte delle quali travisate ed armate di bastoni, che con il chiaro intento di attaccare, iniziavano un fitto lancio di oggetti contundenti e bombe carta nei confronti degli agenti e del centro stesso. Nel contempo gli stessi manifestanti posizionavano alcuni cassonetti dell’Ama al centro della carreggiata impedendo l’intervento di ulteriori rinforzi”.
Secondo la polizia, le improvvisate barricate innalzate dai manifestanti impedivano anche l’arrivo dei pompieri e solo dopo – grazie all’ausilio di gas lacrimogeni – la folla veniva dispersa. Il bilancio, per le forze dell’ordine, è pesante: “in tutto 14 agenti sono rimasti feriti con varie contusioni e lesioni. Anche un operatore di una troupe televisiva che stava effettuando delle riprese per conto della Rai ha riportato conseguenze fisiche”.
Spiega Tommaso Ippoliti, presidente del comitato Tor Sapienza: “Da anni questa borgata è stata abbandonata, non si può uscire la sera e ultimamente le aggressioni e i furti sono aumentati. Qualche giorno fa una ragazza che portava a spasso il cane è stata molestata nel parco in pieno pomeriggio. Come comitato prendiamo le distanze dagli episodi di violenza della scorsa notte, ma la gente è giustamente esasperata. Chiediamo più sicurezza”.
La versione di Dinamopress
Secondo il portale antagonista Dinamopress, dietro le proteste vi sarebbe l’estrema destra romana e suffraga la sua tesi ospitando le parole di un abitante della zona, che però vuole rimanere anonimo: “Gli aggressori erano più o meno tutti della zona, però questa volta c’era qualcuno altro che non avevo mai visto prima, probabilmente legato a qualche gruppo di estrema destra. Gli assalitori avevano in mano spranghe e bastoni, alcuni hanno lanciato pietre contro le finestre, riuscendo a romperne alcune”.
Quindi un altro testimone: “Quattro giorni fa, era già successo un casino. Due ragazzi ubriachi hanno avuto un alterco con due ospiti dello Sprar, le conseguenze sono state spaventose. I ragazzi hanno chiamato a raccolta i propri amici, tornando sotto il centro di Viale Morandi in 20 armati di spranghe . Per caso è passata una volante in zona e loro sono fuggiti. Ma la situazione è quotidianamente agitata, qui succede di tutto”.
L’annuncio di Salvini
In questo clima di alta tensione, il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha annunciato: “Ho ricevuto molte chiamate, in molti chiedono la mia presenza e quella della Lega. Ci andrò”. Per Salvini, “Tor Sapienza rappresenta il fallimento dello Stato, frutto della politica folle di una certa sinistra che permette tutto a tutti”. Parole che però hanno trovato la disapprovazione del deputato Pd Khalid Chaouki: “Gli scontri di Tor Sapienza devono richiamarci a senso responsabilità. Non si alimenta la guerra tra poveri. Servono risposte non propaganda”.
La risposta dell’amministrazione
Anche l’amministrazione capitolina invita alla calma. Sottolinea il sindaco, Ignazio Marino: “Questa amministrazione non accetta che a Roma l’incolumità dei cittadini venga messa a repentaglio da un manipolo di estremisti violenti, che sfogano il proprio fanatismo lanciando blocchetti di marmo, pietre e bottiglie”.
GM