Esplosioni a catena nei paesi del Nord Africa e mediorientali. La situazione più critica è quella egiziana, dopo l’attacco alla nave della marina militare avvenuto ieri. La metropolitana del Cairo ha vissuto oggi una mattinata di terrore. Due ordigni sono esplosi su un convoglio nella zona di Zeytun, quartiere orientale della capitale egiziana. Le bombe erano piazzate su un porta valigie. Secondo portavoce della metro cittadina, i feriti sono stati quattro. Col tetto del secondo vagone distrutto, il treno è riuscito a raggiungere la stazione e i feriti sono stati evacuati. Altre dieci persone sono rimaste ferite nella calca della folla in fuga. Due autobombe sono invece esplose a Tripoli, in Libia, ma il mirino resta sempre puntato sull’Egitto. Una delle esplosioni è avvenuta vicino l’ambasciata d’Egitto, l’altra vicino l’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti. Al momento non ci sono feriti, solo danneggiamenti ad alcuni veicoli. Queste ritorsioni potrebbero essere la conseguenza delle politiche antiterroristiche di Egitto e Emirati Arabi Uniti, che hanno messo a disposizione basi e aerei per i raid contro i filo islamici.
C.M.
