E’ ricoverata in prognosi riservata al Policlinico San Matteo di Pavia, la 26enne Elena Maria Madama, molto nota in città per essere stata eletta consigliere comunale nelle liste del Partito Democratico alle ultime amministrative di primavera, peraltro raccogliendo ben 481 preferenze e risultando dunque la più votata in assoluto. La giovane è stata investita ieri sera intorno alle venti da un’auto pirata, nel centro storico della città. A bordo della macchina, una Opel Insigna bianca risultata rubata nel milanese, secondo i testimoni, vi erano due uomini. La 26enne, che sta svolgendo pratica legale nello studio di un avvocato, è stata trascinata sull’asfalto per diversi metri, prima che l’auto – costretta a rallentare a causa di un ostacolo sul proprio percorso – la ‘lasciasse andare’.
Il fatto è arrivato a Palazzo Madama, dove il senatore della Lega Nord, Gian Marco Centinaio ha chiesto “un attimo di attenzione ai colleghi perché devo comunicare una brutta notizia che sta toccando la città di Pavia, da cui provengo, e la sua comunità. Ieri, in tarda serata, è stato commesso un furto d’auto ad opera di due balordi, che purtroppo non sono stati rintracciati. Durante la fuga, è stata investita una giovane consigliera comunale del Pd, Elena Madama, di 26 anni, una ragazza che conosciamo tutti nella nostra collettività per l’impegno che stava profondendo nella sua attività”.
Centinaio ha proseguito: “Siamo sconvolti perché questo è avvenuto in una città come Pavia che è anche abbastanza noiosa, lo dico da ex vice sindaco, dove non succede mai nulla, dove ci conosciamo tutti; è la classica città di provincia dove queste cose non succedono”. Poi, di fronte al brusio dei colleghi senatori di Forza Italia, il leghista si è alterato, ammonendoli: “Scusate, magari non ve ne frega un c…o, però trovo che ridere e scherzare quando si parla di queste cose sia veramente vergognoso, da parte di alcuni colleghi”.
Il gesto di stizza del senatore Centinaio è stato immediatamente ripreso dalla vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, anche se – per una volta – sul turpiloquio per richiamare l’attenzione dell’Aula su un episodio così grave ci si poteva passare senza dubbio sopra.
GM